Parrucchieri aperti il 1° Giugno. Il nuovo dpcm annunciato ieri dal premier Conte ha di fatto dato il via alla Fase 2 a partire dal 4 Maggio anche se in molti si aspettavano minori restrizioni.
I più penalizzati restano ancora i parrucchieri, la quale data di riapertura è fissata per il 1° Giugno. Una data ancora parecchia lontana che ironia della sorta cadrà di lunedì, giorno di chiusura settimanale.
E considerato che il giorno dopo, 2 giugno è la festa della repubblica, tutto lascia pensare che la riapertura slitti al 3 giugno. Una data molto in avanti che ha provocato da ieri sera una vera e propria rivolta sul web degli stessi addetti ai lavori.
Parrucchieri aperti il 1° Giugno: su Twitter la rivolta
“Ma Conte il calendario l’ha visto?” – scrive un utente alludendo al fatto che il 1° giugno è lunedì e il giorno dopo è festivo. “Solo un maschio poteva annunciare la riapertura dei parrucchieri il primo giugno. Cioè un lunedì”– il commento della scrittrice Nadia Terranova.
Su Twitter l’hashtag #parrucchieri ha raggiungo rapidamente i primi posti in Italia nelle tendenze. Di certo non sono mancati i tweet ironici con foto di capelloni alla cugini di campagna e vignette.
Ma c’è anche chi riporta la questione su un terreno doloroso come la difficoltà per i parrucchieri di restare chiusi ancora per un mese con il rischio che molti possano perdere il lavoro.
C’è chi fa notare quale sia la differenza di riaprire i servizi pubblici con contatti ravvicinati in metro e autobus e poi impedire una riapertura di un parrucchiere con una persona alla volta su prenotazione. Sia in metrò che da un parrucchiere il contatto ravvicinato c’è sempre.
Al fianco della categoria si è schierato anche il sindaco di Bergamo Giorgio Gori che ha criticato il fatto di aver posticipato la riapertura al 1 giugno con il rischio che 3 mesi di chiusura non possano essere gestiti.