Pensione anticipata 2021. Con la Legge di Bilancio 2021 è stato prorogato fino al 2023 il periodo per accedere alla prestazione di accompagnamento alla pensione. Andiamo a vedere nel dettaglio di cosa si tratta e come usufruirne.
La prestazione di accompagnamento alla pensione è una misura a carico del datore di lavoro. E’ erogata ai dipendenti a cui mancano quattro anni per accedere alla pensione mediante i requisiti richiesti. I lavoratori devono essere assunti con contratto a tempo indeterminato.
Possono accedere all’accompagnamento alla pensione i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato e i dirigenti in esubero, tenendo conto di specifici requisiti, come la stipula di appositi contratti aziendali con le rappresentanti sindacali. L’azienda inoltre deve avere da 15 dipendenti in su.
La legge prevede anche che possano essere erogate prestazioni di accompagnamento alla pensione a totale carico del datore di lavoro in caso di ristrutturazione, crisi e riorganizzazione aziendale, e riduzione o trasformazione dell’attività di lavoro.
Questo tipo di accordo diventa operativo dopo la validazione dell’INPS che rilascia al datore di lavoro un prospetto con tutte le informazioni necessarie per usufruire della riforma.
Pensione anticipata 2021: quando parte
La prestazione è liquidata dal mese successivo alla risoluzione del rapporto di lavoro, indipendentemente dalla data di presentazione della domanda. E’ calcolata come pensione alla data di cessazione del rapporto di lavoro.
Il pagamento è corrisposto per tredici mensilità, ed è disposto in rate mensili anticipate. Il regime fiscale della prestazione è quello della tassazione ordinaria. La prestazione cessa alla sua scadenza, e non è prevista la trasformazione automaticamente in pensione ordinaria. Per quello l’interessato è tenuto a presentare una nuova domanda specifica all’Inps.
Per le domande di pensione anticipata presentate fino al 1 dicembre 2023, data dell’ultima decorrenza, e con il termine del rapporto di lavoro fissato al 30 novembre 2021, il periodo massimo di fruizione può essere elevato fino a sette anni.