Conoscete le proprietà dell’Acqua di San Damiano? Non tutti sanno che vicino Piacenza c’è una piccola Lourdes, ovvero una chiesetta con un pozzo con acqua miracolosa che pare possa guarire i malati, sanare il corpo ed anche lo spirito. La Chiesa di San Damiano è un’importante luogo di culto cattolico di Assisi e si trova nella periferia meridionale della città.
La Chiesa si trova a 20 chilometri da Piacenza ed è un santuario che sembra voluto dal Cielo ed anche una fonte d’acqua molto particolare. “Lavatevi, purificatevi, bevete e abbiate fiducia in quest’acqua. Molti guariranno dal male fisico e molti si santificheranno. Portatela ai malati, ai morenti”.
Il marito di mamma Rosa all’inizio tirò l’acqua su a braccia, poi tra il 7 ed il 10 dicembre 1967 furono estratti ben 50 ettolitri d’acqua e poi venne installata una pompa elettrica. L’acqua venne portata a circa 10 metri dal recinto, per il grande flusso di gente e vennero installati così tanti rubinetti.
Fu così che l’acqua santa di San Damiano divenne nota ed acquisì un’importanza davvero straordinaria, non soltanto per la sua origine, ma anche e soprattutto per i molteplici benefici. Ancora oggi, mentre si è intenti ad attingere l’acqua, si prega e poi al termine delle preghiere collettive vengono recitate 10 Ave Maria, seguite poi dalla giaculatoria.
«Madonna Miracolosa delle Rose, liberaci da ogni male di anima e di corpo», questa la preghiera che viene recitata e ripetuta per ben tre volte, mentre si attinge l’acqua dal pozzo.
Ad ogni modo, l’acqua risulta sempre legata alla preghiera a prescindere dal fatto che si beva sul posto, a casa oppure la si porti agli ammalati o moribondi.
Acqua di San Damiano: storia
«Figlioli miei, bevete di quest’acqua: essa vi purificherà l’anima e il corpo… Bevetene spesso! Venite a questa fontana che renderà più sante tante anime, darà luce, fede nei cuori!» (23 dicembre 1966).
«Prendete l’acqua del pozzo, bagnatene gli ammalati e ricorrete a essa con fede!» (12 maggio 1967).
«Venite a prendere molta acqua, figlioli miei: quest’acqua sarà quella che vi salverà, vi darà la salute dell’anima e del corpo, e vi rafforzerà ancor più nella fede per combattere e per vincere» (3 giugno 1967).
San Michele Arcangelo: «Quando sentirete quelle grandi scosse e vedrete quelle grandi tenebre, alzate gli occhi al Cielo, le mani distese, chiedete pietà e misericordia. Gridate con tutto il vostro cuore: “Gesù, Maria, salvateci”.
Lavatevi, purificatevi! Bevete e abbiate fiducia in quest’acqua. Molti guariranno dal male fisico e molti diverranno santi. Portate di quest’acqua agli ammalati gravi dell’ospedale, ai moribondi. Venite, attingete e portate l’acqua nelle vostre case».
Fanatismo o fede?
Quest’acqua ci è data come una sorgente di benefici per l’anima e per il corpo. Solleva gli ammalati, porta pace, libera gli ossessi, dona purezza, gioia, forza e consolazione.
Molte sono le persone che ogni giorno attingono a quest’acqua, soprattutto nei giorni festivi quando i pellegrini si mettono in turno con tanto di taniche e carrelli.
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