Riaperture da Maggio. Trascorsa la prima metà di Aprile, nel governo iniziano a circolare le prime ipotesi di riaperture a partire da Maggio. Riapertura di ristoranti a pranzo a cena sfruttando gli spazi all’aperto. Ma ripartenza anche per palestre, cinema, teatri e musei.
Le Regioni sono pronte a presentare la bozza con le linee guida per far ripartire tutte le attività al Governo, mantenendo le misure per evitare il contagio da coronavirus. Il documento sarà presentato giovedì, nel corso della Conferenza Stato-Regioni, quando sarà discussa l’eventualità di un allentamento di misure, divieti e restrizioni anti Covid in Italia se l’andamento dei contagi e della campagna vaccinale lo consentiranno. Andiamo a vedere tutte le varie ipotesi.
La prima riguarda il coprifuoco notturno con l’obiettivo di portarlo a mezzanotte anziché le 22. Poi il tema dei ristoranti e dei bar. Si lavora ad un protocollo che riporti la gente seduta al tavolo magari prediligendo gli spazi all’aperto dove si è visto che il contagio è meno incisivo. Il vero problema, come sottolineato anche dal governatore della Campania Vincenzo De Luca è la stretta sulla movida.
Riaperture da Maggio, le ipotesi in campo
“Dobbiamo avere un limite che è quello della movida notturna. Non possiamo scherzare: a mezzanotte tutti a casa. Decidiamo la prossima settimana anche gli orari di apertura, soprattutto per i ristoranti per il servizio serale perché è evidente che il grosso dell’attività avviene di sera e non a pranzo” – ha detto.
L’obiettivo è riprendere a Maggio anche con le attività culturali di cinema e teatri. Il ministro Franceschini ha presentato un nuovo protocollo al Comitato tecnico scientifico, per consentire che la riapertura, già prevista nelle ‘zone gialle’, possa avvenire con una maggiore presenza di pubblico.
Infine capitolo sport. Le palestre potrebbero riaprire ma a quanto pare all’inizio soltanto per lezioni individuali. Mentre a giugno potremo riavere il pubblico negli stadi come deciso in occasione delle gare inaugurali dell’Europeo. Alcune correnti stanno spingendo anche per riportare almeno 1.000 spettatori negli stadi entro al fine del campionato.