L’incredibile storia di San Raimondo Nonato, patrono delle donne incinte. La storia di San Raimondo, definito Nonnato in quanto purtroppo nacque a seguito di un parto difficile. La madre morì poco prima di dirlo alla luce. Di lui sappiamo che nacque nel 1200, a Portell, nelle vicinanze di Barcellona.
La madre era deceduta a causa di un colpo di spada. Nella sua giovane età, Raimondo comincia a fare il pastore. Solo successivamente, durante la giovinezza, comincia ad avvicinarsi alla fede. A 24 anni, decide di entrare nei Mercedari: decise di liberare la Spagna dalla predicazione degli schiavi.
Poi, partì per l’Algeria, dove qui divenne a sua volta uno schiavo. Lo fece per portare la fede a tutti gli schiavi e per liberarli in grado segreto. Si offrì schiavo in cambio della liberazione di una persona infelice: il santo visse in modo eroico e pulito.
San Raimondo Nonnato
Per mesi, Raimondo fu colpito, subì le peggiori angherie. La fede lo guidò e lo supportò in questo periodo molto difficile della sua vita. Continuò nel frattempo a predicare la religione cristiana.
Un giorno, i suoi aguzzini decisero di porre sulle sue labbra un ferro rovente e in seguito gliele serrarono con un lucchetto. Lui continuò anche in quel modo a predicare la fede e la parola di Cristo.
Una volta liberato, nel 1239, Papa Gregorio XI gli rese omaggio e decise di invitarlo a Roma. Purtroppo, San Raimondo non vi arrivò mai: nel 1240 fu colpito da una febbre durante il viaggio verso Roma. Morì il 31 Agosto, il giorno in cui ricorre la sua celebrazione.
Sepolto nella Chiesa di San Nicola, la sua tomba è meta di pellegrinaggio. Proprio in virtù della sua nascita difficile e del parto impossibile, San Raimondo è invocato dalle donne incinte e dalle partorienti prossime al parto.
Secondo una leggenda, San Raimondo ebbe l’Eucaristia in punto di morte proprio da Gesù in persona, che volle ringraziarlo della fede e di aver condiviso la sua Parola sulla Terra.