Santo del giorno 26 Giugno, San Vigilio, Patrono del Trentino e dell’Alto Adige, Vigilio fu colui che maggiormente operò, con successo, per la conversione al cristianesimo di quelle popolazioni.
Virgilio è nato a Trento da una famiglia romana che visse nell’Urbe tanto da riuscire a prendere i diritti di cittadinanza. Fin da giovane studio ad Atene per poi tornare nella sua città natale dove venne consacrato vescovo anche se molto precocemente. Esso infatti, fu il terzo vescovo appartenente alla città di Trento, mandato proprio dal vescovo di Milano nonché Ambrogio. Virgilio aveva così lo scopo di convertire al cristianesimo tutto il Trentino che ancora era per lo più pagano.
Il vescovo in giovane età fu protagonista di diverse missioni che risalgono ai tempi di papa Siricio. Virgilio infatti, operò principalmente nella Valle dell’Adige e nelle varie zone del Trento. Nonostante fosse un uomo molto famoso per le sue opere, la sua morte rimane tutt’ora un vero e proprio mistero tanto che gli storici si trovano in disaccordo con cosa gli sia successo realmente. Una leggenda afferma che Virgilio morì a colpi di zoccolate dopo aver celebrato una messa e venne gettato nel fiume Sarca.
Molte altre versioni invece, affermano che a colpirlo più volte a suon di zoccoli sia stata proprio una donna che, diede il via alla sua morte. I suoi resti sono ancora custoditi nella famosa cripta dell’antica cattedrale di Trento. Quest’ultima infatti, fu creata e costruita proprio sopra l’antico monumento a lui dedicato.
Santo del giorno 26 Giugno, Preghiera per la festa a San Vigilio
«Ricordatevi che un tempo eravate senza Cristo e senza Dio in questo mondo».
Signore, aiutaci a non perdere la memoria della nostra Fede. Aiutaci a non dimenticare la nostra storia, le radici dalle quali siamo partiti come tuo popolo, tua Chiesa, per non correre il rischio di ritrovarci senza fondamento
e di non sapere più chi siamo. Aiutaci a non perdere mai di vista la nostra identità di cristiani. Oggi, nel ricordo di san Vigilio, ti ringraziamo per aver mandato seminatori di Vangelo anche in questa nostra terra trentina.
«Io sono il buon Pastore. Il buon pastore offre la vita per le pecore».
Ti ringraziamo per lui, Pastore generoso e instancabile, e per tutti quelli – uomini e donne – che, sul suo esempio,
hanno dedicato interamente la loro esistenza a te e ai fratelli. In ciascuno di loro, tu stesso – Pastore buono – sei venuto a noi, per prenderti cura di tutte le tue pecore. Con la loro intercessione, oggi ti preghiamo:
concedi alla nostra Chiesa locale, e a tutti i cristiani che ne fanno parte, di condividere la tua sensibilità di buon Pastore.
Insegnaci a prenderci cura gli uni degli altri, senza differenze o parzialità, perché solo così potremo realizzare la nostra vita e promuovere una società degna dell’uomo e gradita a Dio, nostro Padre.
Amen
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