Sbattere le palpebre e non vedere completamente buio: quante volte ci siamo chiesti che cosa significasse? In realtà, è il nostro cervello che va in sovraccarico di lavoro e comunica immediatamente all’occhio di stabilizzare la vista.
Il nostro corpo funziona grazie a numerosi processi fisiologici. Uno di questi è indubbiamente sbattere le palpebre, che è un gesto automatico, proprio come respirare. Nella frazione in cui sbattiamo le palpebre, però, non vediamo buio. Perché?
Sbattere le palpebre: condizione frequente
Lo studio, condotto all’Università Berkeley in California, è stato pubblicato sulla rivista Current Biology. Hanno voluto spiegare come mai, quando sbattiamo le palpebre, semplicemente continuiamo a vedere una porzione di realtà e di luce.
L’esperimento si è svolto in una stanza e hanno partecipato alcuni volontari. La stanza era al buio e, fissando lo schermo, gli esperti hanno tracciato i loro occhi servendosi di una telecamera a infrarossi.
Nessuno dei volontari era a conoscenza di come si sarebbe svolto l’esperimento. Il cervello, però, ha immediatamente reagito: per ogni spostamento sullo schermo con il laser, il cervello migliorava il movimento degli occhi. Secondo gli esperti, i muscoli oculari sono piuttosto lenti e imprecisi.
Perché non vediamo tutto buio?
I vari puntini che gli esperti hanno messo sullo schermo sono stati recepiti prima di tutto dal cervello e non dal muscolo oculare. Il cervello valuta tutte le differenze di ciò che noi possiamo vedere, ben prima che ce ne accorgiamo davvero.
E’ appunto il cervello a comandare del tutto i muscoli oculari; comunica eventuali cambiamenti, ma soprattutto è in grado di comunicare nella maniera più appropriata. Inoltre, è in grado di “prevedere” ciò che stiamo per osservare.
David Whitney, infatti, co-autore dello studio, spiega che il cervello fa previsioni e funziona proprio come una steadycam. Il motivo per cui non vediamo buio è perché comunica ai muscoli oculari di sintonizzarsi sui fasci e sui punti di luce.