Gli Uccellini è un racconto che tutti noi dovremmo leggere e condividere per capire la grandiosità di Dio. Gesù si è sacrificato per noi, si è fatto mettere in croce nonostante l’odio talvolta che riversiamo contro di lui.
Nonostante tutto, Gesù non ci ha mai traditi. Nonostante lui stesso sia stato tradito da Ponzio Pilato, Gesù è la nostra guida. La storia è una metafora: gli uccellini in gabbia siamo noi. Ha versato tutte le lacrime e il sangue e il sudore per loro.
Per strapparli al male e per farci vivere nel bene. Scegliamo sempre Gesù nella nostra vita e non ce ne pentiremo. Vivremo in gloria, in pace ma soprattutto in serenità. Saremo guidati dal suo spirito e dalla sua pace: Gesù sempre al nostro fianco.
Gli Uccellini
C’era una volta un uomo di nome George Thomas, era pastore protestante e viveva in un piccolo paese. Una mattina della Domenica di Pasqua stava recandosi in Chiesa, portando con se una gabbia arrugginita. La sistemò vicino al pulpito. La gente era alquanto scioccata. Come risposta alla motivazione, il pastore cominciò a parlare.
– Ieri stavo passeggiando, quando vidi un ragazzo con questa gabbia. Nella gabbia c’erano tre uccellini, tremavano dal freddo e per lo spavento. Fermo il ragazzo e gli chiesi:
– Cos’ hai lì, figliolo? –
– Tre vecchi uccelli – fu la risposta.
– Cosa farai di loro? – chiese.
– Li porterò a casa e mi divertirò con loro – rispose il ragazzo. – Li stuzzicherò e strapperò le piume cosi litigheranno. Mi divertirò tantissimo! –
– Ma presto o tardi ti stancherai di loro. Allora cosa farai? –
– Oh, ho dei gatti – disse il ragazzo. – A loro piacciono gli uccelli, li darò a loro. –
Il pastore rimase in silenzio per un momento.
– Quanto vuoi per questi uccelli, figliolo? –
– Cosa?! Perché, mica li vuoi, Signore, sono uccelli di campo, niente di speciale. Non cantano. Non sono nemmeno belli! –
– Quanto?- chiese di nuovo il pastore.
Pensando fosse pazzo, il ragazzo disse: – 10$ –
Il pastore prese $10 dalla sua tasca e li mise in mano al ragazzo.
Come un fulmine il ragazzo sparì. Il pastore prese la gabbia e con delicatezza andò in un campo dove c’ erano alberi e erba. Aprì la gabbia e con gentilezza lasciò liberi gli uccellini.
Dedichiamo del tempo a Dio
Cosi si spiega il motivo per la gabbia vuota accanto al pulpito. Poi iniziò a raccontare questa storia. Un giorno Satana e Gesù stavano conversando. Satana era appena ritornato dal Giardino di Eden, era borioso e si gonfiava di superbia.
– Si, Signore, ho appena catturato l’intera umanità. Ho usato una trappola che sapevo non avrebbe trovato resistenza, ho usato un- esca che sapevo ottima. Li ho presi tutti! –
– Cosa farai con loro? – chiese Gesù.
Satana rispose: – Oh, mi divertirò con loro! Gli insegnerò come odiare e farsi male a vicenda, come bestemmiare. Gli insegnerò a fabbricare armi da guerra, fucili e bombe e ammazzarsi fra di loro. Mi divertirò un mondo! –
– E poi, quanto hai finito di giocare con loro, cosa ne farai? – chiese Gesù.
– Oh, li ucciderò! – esclamò Satana con superbia.
– Quanto vuoi per loro? – chiese Gesù.
– Ma va, non la vuoi questa gente. Non sono per niente buoni, sono cattivi. Li prenderai e ti odieranno. Ti sputeranno addosso, ti bestemmieranno e ti uccideranno. No, non puoi volerli!! –
– Quanto? – chiese di nuovo Gesù.
Satana guardò Gesù e sogghignando disse: – Tutto il tuo sangue, tutte le tue lacrime e la tua vita. –
Gesù disse: – AFFARE FATTO! –
E poi pagò il prezzo.
Il pastore prese la gabbia e lasciò il pulpito.
Padre nostro, che sei nei Cieli, sia santificato il tuo nome.
Venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in Cielo, così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci indurre in tentazione ma liberaci dal male.
Amen.