Per rafforzare il sistema immunitario nei bambini è necessaria una azione completa. Che cosa significa? Che i nostri figli devono poter essere liberi di giocare, di sporcarsi, di vivere liberamente. L’azione degli antibiotici per ogni malanno potrebbe essere controproducente in parte.
La medicina ci insegna che è importante lavarci le mani, lavare il nostro corpo e mantenere una situazione decorosa e pulita. Tuttavia, l’eccessiva igiene potrebbe intaccare il sistema immunitario, che non saprà rispondere correttamente all’attacco dei microbi.
Le conseguenze? Ci potremmo ammalare molto più speso. Di recente, la microbiologa Marie Claire Arrieta ha deciso di scrivere un libro dal titolo “Lascia che si sporchi“. Ha partecipato anche il microbiologo Brett Finlay.
Come affermano i microbiologi stessi, al momento della nascita il nostro corpo non sa cosa dovrà fronteggiare. Il sistema immunitario è in una fase di “zero”: non conosce i microbi, non sa rispondere e si comincerà ad attivare solo quando sarà individuarli e annientarli.
Sistema immunitario nei bambini
Le cellule immunitarie hanno bisogno di conoscere i microbi proprio per catalogarli e per capire come rispondere efficacemente. Entra in gioco anche l’Ipotesi dell’Igiene, ovvero una teoria che va a spiegare come mai allergie, obesità e altre patologie siano in netto aumento.
La prima esposizione ai microbi durante l’infanzia è fondamentale. Nel momento in cui i nostri bambini vivono, invece, in una campana di vetro, protetti da qualsiasi microbo, il loro sistema immunitario comincia a risentirne. Questo aspetto sarà più evidente quando comincerà a crescere.
“Nessuno suggerisce di vivere nello sporco, ma di permettere ai bambini di giocare all’aria aperta, di essere incuriositi anche dal fango. Non è nulla di preoccupante: al ritorno a casa, il bimbo sarà lavato e intanto il sistema difensivo avrà attivato le cellule immunitarie.”
L’igiene, dunque, resta ovviamente fondamentale per la salute, ma l’eccessiva igiene può essere un problema per il nostro organismo. Dovremmo stabilire una sorta di equilibrio tra lavare le mani perché sono sporche e lavare le mani perché pensiamo che lo siano.