Tragedia del piccolo Joseph. Ieri è avvenuta l’ennesima tragedia in mare nello specchio d’acqua che va dalla Libia a Lampedusa. Un barcone si è rovesciato e decine di persone sono finite in mare. La ONG Open Arms che è accorsa sul posto salvando decine di migranti ha diffuso un video sui social dove c’è un grido in inglese che sovrasta tutto.
E’ il grido di una donna: “Ho perso il mio bambino, ho perso il mio bambino” – urla cercando di lanciarsi in acqua. E’ la mamma del piccolo Joseph, bambino di 6 mesi morto dopo essere stato salvato dai soccorritori.
“Lo abbiamo recuperato in mare in arresto respiratorio, si era ripreso, ma dopo poche ore il suo corpino non ha resistito. Lei è la madre di Joseph” – ha scritto su Twitter Open Arms.
La tragedia del piccolo Joseph: la rabbia del sindaco di Lampedusa
Il corpicino è stato trasportato all’obitorio dell’ospedale di Lampedusa prima di essere sepolto sull’isola. “Davanti a una tragedia di simili proporzioni, dinnanzi un bimbo morto non ci sono parole. È un Paese senza dignità quello in cui si fanno morire in mare le persone. È non mi riferisco solo all’Italia, ma all’Europa intera, che non può continuare a fare finta di nulla”- è il commento del sindaco di Lampedusa, Totò Martello.
“Il fenomeno migratorio va affrontato a livello europeo e il silenzio dell’Europa è un reato. Non basta lo sdegno e la commozione dopo ogni tragedia. Ancora una volta davanti a un neonato che muore c’è un gigante, l’Europa, immobile e in silenzio. Non è più tollerabile” – lo sfogo del sindaco stanco di dover assistere quasi quotidianamente a tragedie al largo dell’isola del mediterraneo che amministra.
Il video pubblicato da Open Arms ha fatto il giro della rete suscitando diversi sentimenti. Rabbia, sdegno, commozione per quella mamma che era partita con la speranza di garantire un futuro migliore a lei e al suo bambino ma che è rimasta vittima di una tragedia immane.