Gli studi sul tumore cause hanno fatto discutere gli esperti a lungo. Ci ammaliamo per sfortuna? Ci ammaliamo per caso? Alcuni ricercatori, fino al 2017, avevano affermato di sì. Ma ora un nuovo studio smentisce le loro affermazioni. L’Istituto Europeo di Oncologia ha pubblicato “Non ci si ammala di cancro per caso o per sfortuna” sulla rivista Nature Genetics.
I ricercatori che hanno guidato lo studio, Piergiuseppe Pelicci e Gaetano Ivan Dellino, in collaborazione con Mario Nicodemi e il suo team, hanno rilasciato varie informazioni. L’alterazione genica che partecipa alla formazione e allo sviluppo del cancro, le traslocazioni cromosomiche, non sono casuali, bensì possono essere previsti. Come riporta La Repubblica, Pelicci comincia il suo discorso così: “Un uomo su due e una donna su tre si ammalano di cancro. Qual è il motivo?”
Stando allo studio, sappiamo che il tumore si sviluppa nel momento in cui una cellula accumula fino a sei o sette alterazioni del Dna. Le alterazioni sono i cosiddetti geni del cancro. Pelicci dice: “C’è chi attribuisce la colpa alla sfortuna, al caso e chi all’ambiente in cui viviamo.”
Tumore cause: gli studi
Bert Vogelstein, uno scienziato, ha pubblicato vari lavori nel corso della sua vita, soprattutto su Science. Secondo lui, anche se vivessimo in un pianeta perfetto, anche se l’ambiente fosse l 100% pulito e privo di ogni sostanza tossica, ci ammaleremmo di cancro allo stesso modo. “Errori casuali“, così li chiama.
“Mettiamo in discussione la casualità delle traslocazioni cromosomiche. Queste traslocazioni causano la rottura della doppia elica. Vogelstein aveva ipotizzato che il danno fosse causato dal genoma in modo del tutto casuale.
Tuttavia, quando abbiamo studiato le cellule tumorali del seno, ci siamo resi conto che non è il genoma a causare la rottura della doppia elica. In poche parole, il danno avviene all’interno dei geni seguendo un momento preciso e caratteristiche precise.
Possiamo affermare che quei geni si “arrendono” alla formazione del cancro. Nessuna basa scientifica, dunque, suggerisce di attribuire la colpa al caso o alla sfortuna. Secondo Pelicci, dovremmo anzi approfondire la prevenzione dei tumori e trovare un modo per arrestare la formazione e la proliferazione delle cellule tumorali.
“Per ora non abbiamo capito quale sia esattamente il segnale che induce la formazione delle traslocazioni. Abbiamo capito, però, che proviene dall’ambiente. Ignoriamo anche luoghi e circostanze. Ci stiamo lavorando. Siamo però convinti che un pianeta pulito, un ambiente sano e scelte di vita possano influire positivamente su di noi. Non ci resta che lavorare sulle altre cause.”
Tra i fattori più comuni che causano il cancro troviamo il fumo, l’obesità, la vita sedentaria, esporre al sole in maniera eccessiva, ma anche un regime alimentare scorretto. Se eliminassimo parte di questi fattori, almeno il 40% dei tumori potrebbe essere prevenuto.