Il promontorio degli Dei,la Rocca di Cefalù. Una perla nella storia del Medioevo, la storia di Cefalù e della sua magnifica rocca. Cefalù, o Cifalù, si trova a 70 km da Palermo ed è un vero e proprio modello di bellezza. Nonostante non sia molto grande, è una delle punte di diamante della stagione estiva.
Impossibile non innamorarsi del posto e della sua storia, dalla Rocca fino al Tempio di Diana, del caratteristico centro storico. La Cattedrale di Cefalù, insieme a Monreale, durante il 2015 sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Un riconoscimento di grande importanza per il borgo medioevale, il cui panorama è impossibile da non riconoscere.
Camminare per le strade di Cefalù ci riporta indietro nel tempo, con un odore inconfondibile di mare e di cultura. Le panoramiche presenti a Cefalù, grazie alla sua magnifica Rocca, sono uno spettacolo per gli occhi e per il cuore. Insieme al Duomo del centro storico, Cefalù si riconosce immediatamente e si distingue per la sua bellezza unica.
La Rocca di Cefalù: Una perla nella storia del Medioevo
La Rocca non è solo uno sfondo, non è la sola scenografia che descrive appieno la bellezza di Cefalù. E’ molto di più: la cittadina stessa si è sviluppata seguendo la Rocca e utilizzando il materiale che offriva la Rocca, proprio come una madre.
Anticamente, lo sviluppo di Cefalù fu proprio possibile grazie al materiale offerto dalla Rocca. A riguardo, c’è persino una piccola leggenda, un’ipotesi storica che suggerisce che il nome della città possa essere riferito alla Rocca.
Cefalù, infatti, potrebbe derivare da Kephaloidion, ovvero Kefalis, testa: se andiamo ad osservare la Rocca, scopriamo ben presto che sembra una “testa”, una madre che veglia ai piedi di sua figlia, regalando bellezza e costruzione.
Nella Rocca possiamo trovare anche altre bellezze di Cefalù, tra cui il Tempio di Diana, le Mura Merlate e il famoso Castello. Le Mura Merlate sono un importante esempio medioevale, sono state ricostruite nel corso del tempo.
Le Mura Merlate cingono la Rocca come in un abbraccio. Proprio per la loro presenza, non possiamo confonderci: è impossibile non riconoscere l’imponente Rocca. Nella parte Est delle mura, si è effettuata una ricostruzione.
Nei pressi del dirupo naturale, invece, si trovano ancora le vecchie Mura Merlate: un piccolo gioiello tutto da scoprire. Una passeggiata qui è come vivere nella storia per un giorno, ed è così che ci fermiamo vicino al Tempio di Diana, la cui storia e il mito meritano degli approfondimenti.
Il tempio di Diana
Diana, legata alla mitologia, è una Dea romana, latina e italica. Il suo ruolo nella mitologia è di proteggere le donne, gli animali selvatici, è una custode delle fonti e dei torrenti. La Dea Romana trova riscontro nella Dea Artemide, che appartiene alla mitologia greca.
E proprio a Cefalù troviamo il Tempio di Diana, ed è naturale chiedersi come mai sia stato realizzato. Nonostante ci si riferisca a lui come il Tempio di Diana, nel corso degli anni, alcuni studiosi lo hanno voluto descrivere come il Palazzo dei Primi Re di Kephaloidion.
Oggi, infatti, sappiamo che il tempio ha una funzione specifica: la cisterna. Tuttavia, proprio la sua posizione strategica, in alto, nella Rocca, fa pensare ai primi insediamenti dei signori del tempo, che cercavano di capire l’arrivo dei nemici.
Nel corso della Dominazione Bizantina, scopriamo che il Tempio di Diana era sede di una chiesa, sia al suo interno, sia sopra. Qualche resto si trova ancora oggi, ma ben poco è rimasto dei tempi che furono: si menziona una abside.
La funzione sacra del Tempio di Diana, legata indiscutibilmente all’acqua e alla sua cisterna, è viva tutt’oggi. La cisterna si fa risalire al IX secolo a.C. Non si esclude, dunque, che proprio qui ebbero i primi insediamenti indigeni.
Per quanto riguarda, invece, il Castello, ad oggi possiamo ammirare i suoi ruderi, e risale al XII – XIV secolo. Grazie ai resti, possiamo definire una piccola planimetria del suo splendore: ben dodici ambienti e anche due torri.
La Rocca, dunque, ha sempre assunto un aspetto strategico, in particolare il promontorio consentiva alle persone di controllare gli arrivi via terra e via mare, per impedire ai nemici di attaccare a sorpresa. La “Madre di Cefalù” veglia sulla popolazione da sempre.
Cosa fare a Cefalù
Andare in vacanza a Cefalù, questa perla nella storia del Medioevo, ci permette di vivere dei giorni indimenticabili. Cefalù, borgo arabo-normanno, è una ex cittadina di pescatori. Sin dal lungomare, possiamo già ammirare le sue meraviglie.
Il Lungomare Giuseppe Giardina si può percorrere ammirando la Rocca e anche le sue splendidi acque, di un colore difficile da dimenticare. Avvicinandosi in Via Vittorio Emanuele, troviamo le case e la vita caratteristica del paese.
Come sfondo, troviamo la suggestiva Rocca, incastrata tra le case, in uno scorcio da ammirare. Ed è proprio qui che vediamo il Lavatoio Medievale, da raggiungere grazie a una scalinata. Fermiamoci anche a Porta Pescara, il cui scorcio invece offre un panorama sul mare.
Qui, sul molo, è doveroso prendere un po’ di respiro, sentire il rumore del mare e mangiare una arancina. Dopo essersi fermati qui, è possibile riscoprire le meraviglie del Duomo di Cefalù, fondato da Re Ruggero II d’Altavilla nel 1131.
La piazza del Duomo è un luogo di aggregamento, ricca di ristoranti, bar caratteristi dove poter gustare le prelibatezze cefalutane. Qui, oltre alla Cattedrale, troviamo anche il Comune di Cefalù.
La Cattedrale della Trasfigurazione fa parte dell’itinerario patrocinato dall’Unesco. Un perfetto esempio di mescolamento delle culture, dall’araba alla normanna, fino ai rimaneggiamenti della cultura bizantina e dei loro mosaici.
Impossibile, infine, non visitare la Rocca, con le Mura Merlate, il Tempio di Diana e il Castello; tuttavia, per chi ne ha la possibilità, fare un giro in barca e ammirare Cefalù dal mare è un vero e proprio balsamo per la felicità.
La Redazione ci tiene a ringraziare Salvatore Marsala per la gentilezza e la collaborazione per le foto offerte. Le foto, scattate da Cinzia Marsala, descrivono pienamente la bellezza e le meraviglie che qui possiamo trovare e di cui ci innamoreremo sicuramente.
Le foto, di proprietà intellettuale di Cinzia Marsala, ci hanno fatto scoprire gli scorci, il cielo e l’imponente maestosità di questa perla medioevale, tutta da scoprire. Da visitare almeno una volta nella vita, rimarrà per sempre nel cuore. Una perla nella storia del Medioevo.