Coronavirus Borrelli. Il capo della protezione civile Angelo Borrelli intervenuto ‘Radio Anch’io’ su Rai Radio 1 ha anticipato come molto probabilmente dopo pasqua e pasquetta si dovrà stare a casa anche il 1 Maggio.
“Non credo che passerà questa situazione per quella data. Dovremo stare in casa per molte settimane” – ha detto aggiungendo che anche dopo cambierà ancora per molto tempo il nostro modo di approccio ai contatti umani. “Si dovrà mantenere le distanze minime di sicurezza ancora per molto”.
Angelo Borrelli ha ribadito l’importanza di proseguire con le misure restrittive che hanno permesso alla curva del contagio di stabilizzarsi e soprattutto di dare un attimo di respiro alle strutture ospedaliere che venivano da settimane molto impegnative.
Angelo Borrelli: il 16 Maggio ipotetica data per l’inizio della fase 2
Terminata la fase stabile e iniziata la discesa, dopo si potrà pensare alla fase 2, quella che prevede una riapertura graduale del paese. Per l’inizio di questa fase non esiste una data certa, tutto dipenderà dall’evolversi della situazione nelle prossime settimane e soprattutto dal parere del comitato tecnico-scientifico.
Ma la data del 16 Maggio come inizialmente previsto potrebbe essere – secondo Borrelli – una data plausibile. La fase 2 sarà una fase dove il paese inizierà a convivere con il virus. Ci saranno ancora nuovi casi positivi, ma saranno ridotti al minimo e non andranno a soppesare sul sistema sanitario nazionale.
Ma anche in questa fase norme come il mantenimento delle distanze di sicurezza e l’uso delle mascherine saranno ancora in vigore. Ecco come sono calati gli spostamenti secondo Google.
Google ha fornito dei report sugli spostamenti effettuati nei 131 paesi colpiti da coronavirus. In Italia a partire dal 29 marzo l’affluenza a farmacie e alimentari è diminuita dell’85%, -94% bar e ristoranti, -87% i trasporti, -90% i parchi, -63% lavoro. E’ aumentata invece del 24% la residenzialità.
Per quanto riguarda le regioni che stanno rispettando di più le ordinanze è emerso che la più virtuosa è il Veneto mentre Piemonte, Basilicata e Molise sono sotto la media nazionale.
Le stime sono state raccolte partendo dai dati degli utenti che hanno attivato la cronologia delle posizioni sui loro smartphone.