Come invocare Dio, quando tutto è perduto e la luce si spegne. Dio non ci abbandonerà mai, in nessun momento della nostra vita. Questa, fatta di ostacoli e di sofferenze, deve essere superata, dobbiamo saper combattere contro i giorni di pioggia.
Nella preghiera e nella sofferenza, possiamo trovare la voce divina. Nel dubbio e nel dolore, le parole di Sant’Agostino per invocare la potenza di Dio ci faranno superare queste prove. Nostro Padre non vuole vederci in difficoltà.
Chiudiamo gli occhi e abbiamo la preghiera nel cuore. Il nostro spirito subito si risolleverà e la nostra anima potrà scacciare via tutti i dolori che ci affliggono. La preghiera scritta da Sant’Agostino per infondere pace, coraggio e serenità.
Tu sei grande, Signore, e ben degno di lode; grande è la tua virtù, e la tua sapienza incalcolabile. E l’uomo vuole lodarti. Una particella del tuo creato, che si porta attorno il suo destino mortale, che si porta attorno la prova del suo peccato e la prova che tu resisti ai superbi.
Come invocare Dio, con le parole di Sant’Agostino
Eppure l’uomo, una particella del tuo creato, vuole lodarti. Sei tu che lo stimoli a dilettarsi delle tue lodi, perché ci hai fatti per te, e il nostro cuore non ha posa finché non riposa in te.
Concedimi, Signore, di conoscere e capire se si deve prima invocarti o lodarti, prima conoscere oppure invocare. Ma come potrebbe invocarti chi non ti conosce?
Per ignoranza potrebbe invocare questo per quello. Dunque ti si deve piuttosto invocare per conoscere? Ma come invocheranno colui, in cui non credettero? E come chiedere, se prima nessuno dà l’annunzio?
Loderanno il Signore coloro che lo cercano, perché cercandolo lo trovano, e trovandolo lo loderanno. Che io ti cerchi, Signore, invocandoti, e ti invochi credendoti, perché il tuo annunzio ci è giunto.
Ti invoca, Signore, la mia fede, che mi hai dato e ispirato mediante il tuo Figlio fatto uomo, mediante l’opera del tuo Annunziatore.