Coronavirus distanza. Ancora oggi sul coronavirus persistono poche certezze sia sulla cura che su come prevenire il contagio. Oggi dopo varie ricerche e studi sembrerebbe che nemmeno la distanza fissata internazionalmente a un metro potrebbe essere sufficiente ad evitare la diffusione del virus.
Nel mondo si è superata la soglia dei 35 milioni di contagi. La Germania ha raggiunto i 300mila, la Gran Bretagna 500mila, la Spagna primo Paese europeo a superare gli 800mila casi totali. L’Italia introdurrà la mascherina obbligatoria anche all’aperto.
I CDC, i centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie, stanno rilevando che il Covid-19 può diffondersi attraverso piccole particelle nell’aria lungo una distanza più estesa e per ore.
L’agenzia ha infatti aggiornato le sue linee guida arrivando a citare prove di precedenti ricerche. Ricerche che dimostrerebbero che il virus può persistere nell’aria attraverso le piccole goccioline di aerosol in circostanze limitate e non comuni. E queste goccioline sospinte nell’aria da parte del soggetto infetto generalmente cadono a terra entro un raggio di almeno 2 metri.
Coronavirus distanza: goccioline si diffondono anche oltre il metro di distanza
Le linee guida aggiornate affermano che la trasmissione in questi casi avveniva in spazi poco ventilati e chiusi che spesso comportavano attività che causavano una respirazione più pesante.
Insomma secondo l’agenzia americana, il Covid potrebbe essere in grado di infettare le persone che si trovano anche a oltre 1 metro dalla persona positiva o dopo che quella persona ha lasciato l’area.
Per ora le linee guida restano, appunto, linee guida pubblicate in Usa, che non si traducono in nuovi divieti, ma è possibile che l’Oms e altri Paesi valutino di modificare le proprie regole.
Cosa fare quindi per proteggersi dal virus del covid-19? Le indicazioni sono sempre le stesse, uso della mascherina in modo corretto e frequente sanificazione delle mani.