La storia di Guido sulla figlia Anna e la profezia di Madre Teresa di Calcutta. Molto interessante il racconto autobiografico di Guido Marangoni che testimonia il disegno divino che gli avrebbe fatto incontrare la diversità. Il libro di Marangoni si intitola “Anna che sorride alla pioggia. Storia di calzini spaiati e cromosomi rubati”, altro non è che un viaggio autobiografico di genitori e fratelli di un bambino affetto dalla sindrome di Down.
Questo viaggio viene narrato dall’autore con una leggerezza speciale ma nel contempo molto profonda. Il racconto ha inizio con una breve vacanza della coppia Guido-Daniela, ovvero una psicologa e un ingegnere informatico balbuziente.
Guido mette in valigia un test di gravidanza avanzato un precedente controllo che era risultato negativo. I due alloggiano in una stanza al 21ç° piano dell’hotel, proprio dove viene fatto il test che inaspettatamente da un esito favorevole.
Per la coppia si trattava del terzo figlio, dopo Marta e Francesca. Guido inizia ad urlare “E’ maschio!Me lo sento è un maschio”.
Purtroppo però una volta giunti all’amniocentesi, viene rivelata presenza di un feto di sesso femminile e con un difetto genetico, ovvero la Sindrome di Turner.
La gravidanza, si interrompe al sesto mese e la mamma Daniela torna a vivere un incubo, per la figli Sofia già morta nel grembo materno.
Profezia di Madre Teresa di Calcutta
Mentre Guido e la moglie passeggiano sul lago di Garda, in riva trovano una coppia non giovane con la figlia di 20 anni con la sindrome di Down.
Quest’ultima risponde al saluto di Guido e Daniela e poi guardandoli di traverso gli alza il dito medio, scatenando una risata di simpatia.
Nuova gravidanza
Daniela poco dopo resta di nuovo incinta, ma al controllo ecografica si ripresenta l’incubo e la donna viene costretta a sottoporsi alla villocentesi.
Questa volta si trattava della trisomia 21, ovvero la Sindrome di Down. L’unica cosa che interessava a Daniela però era sapere se fosse maschio o femmina.
«Mi scusi, signora. Forse lei non ha ben capito. La trisomia 21 è la sindrome di Down». «Dottoressa, mi perdoni. So perfettamente che cos’è la trisomia 21, ma io vorrei semplicemente sapere se nostro figlio è un maschio o una femmina».
Si trattava di una femmina. La notizia è stata appresa con tanta gioia da tutta la famiglia, compresi i bambini che sono stati preparati al fatto che la loro sorellina avrebbe avuto un cromosoma in più.
Il nome della bambina sarà Anna, nata una domenica notte spiazzando un pò tutti. Subito è partita la festa, ma una mamma avendo notato la “particolarità” della piccola, chiede a Daniela come mai stessero festeggiando.
La risposta di Daniela è stata la seguente: «C’è anche una buona dose di paura, ma lo siamo davvero (…) e poi abbiamo fatto festa ad Anna, non alla sindrome di Down!».
Pagina Fb “Buone notizie secondo Anna”
Mamma e papà hanno creato una pagina su Facebook “Buone notizie secondo Anna”.
Cercano informazioni, contatti attraverso web e libri e si rendono conto che i gruppi di famiglie con figli con questa sindrome tendono ad essere chiusi.
La pagina in poco tempo ha ottenuto un grande successo.
La conclusione del libro
Il libro si conclude con una profezia ricevuta da Guido tanti anni priva da Madre Teresa di Calcutta.
“La storia che ho raccontato in questo libro è nata da quella che può sembrare una profezia, ma in realtà è qualcosa di molto più semplice e altrettanto potente.
Avevo diciassette anni, ero un ragazzino in piena tempesta ormonale, incazzato con il mondo e con Dio per la sua balbuzie.
Quel giorno ho avuto la fortuna di incontrare madre Teresa di Calcutta che, sorprendentemente, mi disse: «Quando un giorno aspetterai un figlio, qualsiasi cosa succeda, non avere paura!»
Sembrava una frase carica di banalità e anacronismo. A un ragazzo di diciassette anni tutto interessa tranne che un figlio. Ma le cose importanti sono così, si mimetizzano con le banalità quotidiane.
E infatti quella frase fu squisitamente profetica perché, nel mio cuore, per ben sette volte, ha fatto tutta la differenza del mondo”.