Usando un comune virus il raffreddore può vincere il tumore della vescica: lo rivela un piccolo trial clinico reso noto sulla rivista Clinical Cancer Research. Un paziente è risultato del tutto libero dalla malattia dopo il trattamento. in altri 14 pazienti trattati hanno osservato la morte delle cellule tumorali, con riduzione della massa tumorale.
Una scoperta che può salvare tante vite umane rendendo il cancro una malattia curabile, che fa meno paura. I nuovi progressi della medicina forse hanno le prove che il raffreddore può essere un alleato i grado di sconfiggere il cancro; una notizia buona per tutti i pazienti che stanno lottando contro questo nemico.
Il raffreddore sconfigge il tumore alla vescica?
“Il virus va nelle cellule tumorali e le sconfigge azionando una proteina del sistema immunitario del paziente – spiega – e stimola altre cellule del sistema immunitario ad attaccare il tumore”, che normalmente non viene attaccato dalle difese del corpo e per questo è definito ‘tumore freddo’.
Infatti le cure attualmente in uso per questo tumore sono o invasive (la chirurgia) o molto tossiche e il rischio di recidive è sempre alto.
Gli esperti hanno somministrato il virus a 15 pazienti direttamente in vescica attraverso un catetere, una settimana prima di procedere con la chirurgia. È emerso che il virus, oltre a sconfiggere direttamente il tumore infettando le cellule malate, stimola il sistema immunitario ad attaccare il male.
“Abbiamo osservato la riduzione della massa tumorale e la fine delle cellule malate in tutti i pazienti, dice il medico Pandha. Appena dopo una settimana dal trattamento il tumore è completamente scomparso in un paziente, mostrando l’enorme potenziale di questa cura”.
Una nuova speranza
Insomma siamo di fronte ad una nuova speranza per tutti quei pazienti che attualmente stanno lottando contro il cancro. Un semplice raffreddore potrebbe rivelarsi un vero alleato capace di dare nuova vita a tutti i pazienti e alle loro famiglie.
I progressi nella medicina sono tanti. Speriamo che in futuro ci siano nuove possibilità per quelle persone colpite dal cancro, in qualunque forme esso sia.