Tumore al seno: via libera ad un nuovo farmaco per evitare la chemioterapia. L’Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco, ha approvato l’Abemaciclib. Questo è il nuovo farmaco prodotto dalla Lilly per combattere il tumore al seno metastatico.
Oltre all’Abemaciclib, arriva anche il farmaco Fulvestrant. Anche quest’ultimo, secondo i primi dati raccolti dai ricercatori, aumenta l’aspettativa di vita. Le statistiche affermano che si passa dalla media di 37,7 mesi a 46,7 mesi.
Questo farmaco, che è un inibitore selettivo delle chinaci ciclina dipendenti, ovvero le CDK 4&6, è stato studiato e testato a lungo. E adesso l’Aifa ha deciso di approvarne la rimborsabilità. L’assunzione del farmaco è di due volte al giorno.
Il farmaco si assumerebbe per via orale. Per adesso, secondo gli studi, non ci sarebbero pesanti controindicazioni. Un punto di partenza importante per la lotta contro il tumore al seno avanzato e metastatico, che colpisce 10000 donne all’anno.
Questo nuovo farmaco si trova già sul mercato. Si potrà utilizzare per chi ha un tumore positivo ai recettori ormonali, ma non solo. Funzionerà anche per chi ha un negativo al recettore del fattore umano di crescita epidermico di tipo 2.
Il tumore al seno: il nuovo farmaco
Una svolta molto importante, anche e soprattutto per l’assenza di pesanti controindicazioni. La tollerabilità del farmaco permetterà alle pazienti di seguire la terapia e aumentare la propria aspettativa di vita.
Sul nuovo farmaco approvato dall’Aifa e prodotto da Lilly è intervenuto il professore di oncologia medica Pierfranco Conte. Il professor Conte lavora all’Università di Padova ed è anche il Direttore all’Istituto Oncologico Veneto della divisione di oncologia medica 2.
Ci troviamo di fronte al terzo farmaco mai approvato che rientra nella categoria degli inibitori delle CDK 4&6. Come spiega Conte, il CDK 4&6 sono delle particolari proteine che portano alla proliferazione del tumore.
Inibendo l’azione delle proteine del tumore, utilizzando dei farmaci appositi, si possono ottenere due possibili strade: si può rallentare o ritardare la divisione delle cellule tumorali.
Grazie all’utilizzo dell’Abemaciclib e del Fulvestrant, i dottori potranno stabilire un dosaggio e iniziare una terapia ormonale, prolungandone in questo modo la sua efficacia, ma non solo. Si eviterà l’eventuale ricordo alla chemioterapia, come spiega il professor Conte.