Italia in zona gialla. Terminate le feste natalizie con la zona rossa nazionale nei giorni festivi e prefestivi, da oggi l’Italia si è risvegliata in una zona gialla rinforzata. Due giorni di semi libertà prima del prossimo fine settimana in cui si ritornerà di nuovo in zona arancione.
Ma da lunedì potrebbe cambiare tutto, perché ritornerà il sistema della divisione dell’Italia in fasce in base al rischio. E alcune regioni potrebbero ritornare in una fascia con più limitazioni. La decisione è attesa per domani venerdì 8 gennaio quando ci sarà il consueto report del Ministero della Salute che sceglierà i colori delle regioni in base ai dati in arrivo.
Le regioni a rischio da lunedì
I parametri di valutazione cambieranno in senso più restrittivo: per passare da giallo ad arancione ci vorrà un indice di contagio Rt di 1 (prima era 1,25) e per la zona rossa Rt a 1,25 e non più a 1,50.
Con Rt a 1 si entra in arancione dove gli spostamenti sono liberi dalle 5 alle 22, ma non si può uscire dal Comune di residenza, i bar e i ristoranti sono chiusi, i negozi aperti. Con l’Rt a 1,25 si va invece in fascia rossa: spostamenti vietati se non “per comprovate esigenze” e negozi chiusi, ad eccezione di quelli ritenuti di necessità come supermercati, edicole e farmacie.
Alla base di questi nuovi parametri proviamo ad immaginare cosa potrebbe succedere da lunedì con le regioni e rischio.
Il Veneto che continua ad essere la regione più colpita da questa seconda ondata secondo il monitoraggio della scorsa settimana ha un indice RT a 1.07 che fa prevedere un passaggio in arancione o addirittura in rosso di fronte a un peggioramento.
La Lombardia ha un indice pari ad 1 ed è a rischio arancione. A rischio anche Emilia Romagna e Lazio con i primi che viaggiano ad un RT di 1.05 e i secondi di poco sotto l’1. Per questo anche per loro potrebbe arrivare il declassamento in zona arancione.