Una testimonianza preziosa, quella della mummia di Rosalia Lombardo, che apre gli occhi di fronte a tutti. Una storia che tutti noi dovremmo leggere e su cui dovremmo riflettere a fondo. Dopotutto, la sua storia ci arriva dritta al core. Nata a Palermo nel 1918, Rosalia aveva solo due anni quando morì. Il padre, a seguito della scomparsa e del dolore, decise di mummificare il suo corpo.
Voleva, in qualche modo, avere per sempre la piccola con sé. La mummia della piccola Rosalia riposa insieme a numerosi frati cappuccini imbalsamati. La piccola ormai riposa da quasi 100 anni. Eppure, negli ultimi anni, è successo qualcosa di unico, di particolare.
Molte sono le persone che si fermano a rivolgere un pensiero e una preghiera. “Sembra che dorma”, dicono tutti. “Bellissima e fragile.”
La mummia della piccola Rosalia
La decisione del padre di mummificarla è dovuta al fatto che avrebbe voluta averla sempre con sé, vicina. Voleva vederla ogni giorno.
Così, decise di affidarsi al medico Alfredo Salaria, noto per la sua abilità di mummificazione. Salaria praticava lo stesso metodo di mummificazione degli Antichi Egizi.
Dopo 99 anni, il corpo della piccola Rosalia è in un discreto stato di conservazione. Sono molte le persone che riportano di aver visto la piccola aprire gli occhi.
Si è diffusa la leggenda che, almeno una volta al giorno, la bambina apra e chiuda gli occhi. Lo riferiscono inoltre anche i responsabili delle videocamere.
Alcuni avanzano l’ipotesi che si tratti di effetto ottico, altri invece pensano che sia un fenomeno scientifico dovuto alle luci e all’umidità.
In altre parole, credono che si tratti di una foto-decomposizione, uno strano movimento delle palpebre dovuto proprio a questi fattori.
Forse non sapremo mai la verità, ma è di certo che questa storia ci riempie il cuore di speranza. Riposa in pace, piccola Rosalia.