In molti non conoscono la profezia di Padre Domenico, il frate Carmelitano vissuto nel XVI secolo. In cosa consiste questa profezia? Chi è stato Domenico di Gesù Maria? Quest’ultimo, frate carmelitano spagnolo, nacque nel 1955 a Calatayud nell’Aragona.
Fu il quarto di undici figli del notaio Michele Urrosolo, poi nel 1574 entrò nel convento dei carmelitani dell’Antica Osservanza di Calatayud.
Fu proprio li che nel giorno dell’Immacolata e dunque l’8 dicembre 1578 fece la sua professione religiosa. Nel 1589 passava ai carmelitani scalzi ai quali poi si legò con i voti il 22 novembre 1590 a Pastrana. Furono diversi gli incarichi che lo videro impegnato in diverse città come Roma, Vienna, Praga, Monaco di Baviera, Bruxelles e Parigi.
Poi nel 1630 purtroppo è morto mentre si trovava nel castello di Vienna in presenza del re e della sua intera famiglia.Nel 1676 venne iniziata la sua causa di beatificazione. Sono tanti i miracoli addebitati a Padre Domenico, ai quali molti credono, altri invece sembrano non farlo.
In tanti lo descrivono come un uomo piuttosto misterioso, ma sicuramente in grado di predire il futuro. Riusciva ad esorcizzare i posseduti, guariva le malattie e riusciva persino a resuscitare i morti. Queste sue doti vennero conosciute un po ovunque, in tutti i paesi dove andò ad operare.
Inizialmente queste sue qualità furono conosciute ed apprezzate ad Aragona, poi in Spagna, Italia, Austria, Baviera, Lorena, Belgio. Sembra che nel corso della sua infanzia ebbe un rapporto particolare con gli angeli ed in particolar modo con il suo angelo custode. Particolarmente nota fu la sua profezia.
La profezia di Padre Domenico, uomo veggente ed itinerante
Si ricorda il ruolo che Padre Domenico ebbe nella funzione di legato papale nel corso della vittoria nella battaglia del Monte Bianco vicino Praga, l’8 novembre 1620. Padre Domenico contribuì alla vittoria della truppe cattoliche che erano impegnate nella guerra contro le truppe protestanti.
Come? Grazie alla esortazione spirituale, alle parole di conforto e all’incoraggiamento dell’esercito ma prima di ogni cosa grazie alla preghiera e alla benedizione.
“Quel giorno fu presente un esercito celeste che aiutò ad ottenere la vittoria”. Con queste parole Papa Paolo V si congratulò con Padre Domenico, attraverso una lettera che venne spedita al principe elettorale Massimiliano di Baviera. Padre Domenico aveva previsto infatti la vittoria un giorno prima e lo aveva già annunciato al principe Massimiliano.
“Domani ci sarà la grande battaglia decisiva. Sotto la protezione di Gesù Cristo, i cui sacramenti vengono disprezzati dagli eretici, e con l’appoggio di Maria, le cui grazie vengono sdegnate da essi, e con l’aiuto delle schiere celesti (degli angeli), la chiesa e il regno conseguiranno una meravigliosa vittoria”.