Il padrone muore e lascia l’eredità al cane. Il suo nome è Tor, ed è un cagnolino molto fortunato, che ha sempre vissuto con il suo padrone nel capoluogo lombardo, Milano. Ci sono molte storie di animali che meritano di essere raccontate.
Tor ha vissuto sempre con Pasquale Rizzo, il suo padrone, un ex dipendente delle Ferrovie dello Stato. Quest’ultimo, di Avellino, viveva da anni a Milano. I due hanno trascorso molti anni insieme, e il cagnolino è stato di supporto a Rizzo in ogni momento.
Negli ultimi anni della sua vita, è stato il cane a stargli vicino. I due erano inseparabili, come nella migliore delle storie. Dopotutto, il bene che ci fanno gli animali è infinito.
Compagni di giochi e di affetto, compagni di vita, insomma. Poi, purtroppo, Pasquale è stato colto da un malore e si è accasciato a terra.
Tor era riuscito a richiamare l’attenzione dei vicini, mettendosi ad abbaiare, fino a che loro non avevano chiamato i soccorsi.
La storia di Tor: il padrone muore e lascia l’eredità
Purtroppo, dopo una ventina di giorni, il signor Rizzo, di 90 anni, è morto. L’eredità che aveva accumulato in una vita di lavoro, di circa un milione di euro, è andata al cane.
Il Messaggero ha riportato la notizia. Essendogli riconoscente per la sua presenza e per l’affetto che gli aveva dato, Rizzo ha deciso di lasciare tutto a lui.
L’avvocato Andrea Ferrari ha redatto il testamento. Tutti i suoi averi, due appartamenti e due conti correnti, andranno al cane.
Tuttavia, in Italia, differentemente da altri paesi europei, non si può nominare un animale come erede universale. Così, Rizzo ha nominato come esecutore testamentario un suo caro amico.
L’amico si occuperà dei bisogni del cane fino all’ultimo dei suoi giorni. Alla scomparsa di Tor, i soldi andranno a numerose associazioni e fondazioni animaliste.