Nuovi focolai coronavirus. Negli ultimi giorni si è registrato un aumento dei casi di nuovi positivi al coronavirus in Italia con l’indice R0 risalito, seppur di poco, sopra quota 1. Per questo c’è preoccupazione nel governo considerato sopratutto che in tutta la penisola si registra ormai un calo di attenzione.
Ad affermare la preoccupazione è stato il consulente del ministro della Salute Walter Ricciardi nel corso di un’intervista rilasciata a La Stampa.
Secondo Ricciardi c’è bisogno di più controlli ma sopratutto applicare sul serio le sanzioni visto che sono una percentuale bassissima, sotto lo 0% in considerazione al numero delle persone controllate.
“Se i focolai crescono di numero, c’è il rischio di non riuscire a tenerli sotto controllo e rischiamo di fare la fine della Catalogna o di Israele” – ha detto.
Potrebbe capitare così di dover istituire una zona rossa anche in luoghi di villeggiatura con il rischio che le persone che si trovano lì in vacanza possano ritrovarsi bloccate. E’ molto importante quindi darsi una regolata.
Nuovi focolai coronavirus: vendita mascherine calata del 40%
A breve migliaia di persone si sposteranno verso luoghi di vacanza. Per questo il consigliere del ministro Speranza invita tutti ad usare come mezzi di trasporto in primis l’auto privata, ma anche i treni ad alta velocità sono ben organizzati per garantire la massima sicurezza.
Lo stesso non si può dire per aerei e navi con il distanziamento, sopratutto in fase di imbarco e sbarco che non sempre è garantito.
Sulla questione mascherina e sull’opportunità di adottare misure più stringenti a tutto il paese ne ha parlato anche l’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato che parla di un diffuso calo generalizzato della tensione. Nei giovani sopratutto che girano senza mascherine e creano assembramenti all’esterno dei locali o in piazza mettendo in pericolo loro stessi e le loro famiglie.
Da cosa si nota un calo della tensione? Dal crollo delle vendite di mascherine nelle farmacie nella capitale. Ridotta del 40% nelle ultime settimane.