Può capitare che molte donne, anche se non sono in periodo di ciclo, avvertono una sensazione di gonfiore al seno. La colpa potrebbe essere della prolattina, ovvero l’ormone che viene prodotto dall’ipofisi e che tutti conoscono come l’ormone della gravidanza.
La prolattina, infatti, sembra che abbia un ruolo davvero molto importante durante la gravidanza perché è indispensabile per la produzione del latte. Ma non finisce qui perché, la prolattina agisce anche regolando il metabolismo e sviluppando il sistema immunitario.
Nel caso in cui il nostro corpo produce una quantità eccessiva di prolattina, ci si trova nella condizione chiamata iperprolattinemia. È accompagnata da sintomi ben specifici come l’amenorrea e la galattorrea.
Ad ogni modo nel caso in cui la prolattina dovesse risultare alta, non bisogna sottovalutarla. Perché?
Potrebbe o indicare comunque una gravidanza, oppure la presenza di patologia come adenoma o microadenoma dell’ipofisi, ovvero dei tumori anche se benigni, ma pur sempre tumori.
La prolattina non si trova soltanto nelle donne, ma mentre negli uomini e nelle donne il valore normale è inferiore ai 25 ng/mL, negli uomini, invece, non supera i 15 ng/mL.
Ovviamente nel caso in cui si tratti di una gravidanza i valori si vanno a modificare e in una donna incinta il valore è compreso tra 34 e 386 ng/mL.
Ma se la causa della prolattina alta non è la gravidanza, a cosa potrebbe essere addebitato?
Quali sono i sintomi che potrebbero farci sospettare che ci sia questa condizione, ovvero la prolattina alta?
Prolattina: Sintomi
I sintomi più frequenti sono i seguenti:
- amenorrea, ovvero assenza di mestruazioni per più di 6 mesi
- galatorrea, ovvero fuoriuscita di latte
- seno gonfio e dolorante
- tendenza all’obesità e alla formazione di cisti
- emicranie frequenti
Quando bisogna preoccuparsi?
Purtroppo la prolattina alta si può anche verificare in situazioni che potrebbero preoccupare e per le quali è bene intervenire nel più breve tempo possibile. Si può verificare, quindi nel caso di:
- lesioni del torace
- sindrome dell’ovaio policistico
- cirrosi epatica
- ipotiroidismo
- morbo di Addison
- insufficienza renale
- tumore all’ipofisi
Ci sono anche altre situazioni che potrebbero favorire lo sviluppo della prolattina, come ad esempio un forte stress, stanchezza sia fisica che mentale e affaticamento.
Nel caso in cui sia uno di questi sintomi sarebbe il caso di rivolgersi nel più breve tempo possibile ad un medico.
Cura
Si può intervenire grazie ad una terapia farmacologica, radioterapica, chirurgica e in genere i medici prescrivono immediatamente dei farmaci. Interventi invece vengono eseguiti quando ci sono dei Tumori Benigni e non possono essere gestiti con dei farmaci.
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