Riapertura negozi e ristoranti. L’Italia si sta preparando alla Fase 2 che dovrebbe partire dal 4 Maggio. La task force guidata da Vittorio Colao sta lavorando per garantire un’apertura a scaglioni e in assoluta sicurezza per ridurre al minimo i contagi.
Si sta pensando alla divisione del paese in macro-aree in base alla diffusione del covid-19. Per le prime settimane non dovrebbe essere consentito lo spostamento da regione a regione. Dal 20 aprile potrebbero ripartire alcune imprese: auto, l’edilizia, la moda, il tessile, la fabbricazione di autoveicoli, mobili.
Dovrà rispettare i protocolli di pulizia e l’uso dei dispositivi di sicurezza. Dalla settimana successiva dovrebbe essere il turno dei negozi con giorni diversi in base al tipo di attività.
Riapertura negozi e ristoranti
Bar e ristoranti potranno ripartire ma dovranno attuare una vera e propria rivoluzione organizzativa. Si dovrà garantire il rispetto di oltre 1 metro di distanza tra le persone. La data potrebbe essere quella dell’11 Maggio ma in alcune regioni potrebbe essere anticipata in base alla diffusione del virus.
I parrucchieri e i centri estetici dovranno lavorare solo su appuntamento servendosi di dispositivi di protezione e sterilizzando ogni oggetto utilizzato, come riporta Il Giornale.
Discoteche e palestre
La possibilità di andare a ballare è esclusa almeno per questa estate. Una novità potrebbe arrivare dalla palestre dove potrebbero essere consentite solo allenamenti o lezioni individuali.
Essendo luoghi di aggregazione frequentati molto dai giovani che sono anche i più restii a utilizzare la mascherina, si cercherà di autorizzare la riapertura con molta cautela.
Le residenze speciali
SI sta discutendo con le regioni e gli enti locali sulla possibilità di individuare strutture che dovranno ospitare i pazienti positivi al covid-19 che non hanno una soluzione abitativa idonea a far rispettare la quarantena.
Si pensa anche alla realizzazione di un covid-center per ogni regione in grado di assistere i malati da coronavirus alleggerendo il carico sul settore sanitario che dovranno anche loro piano piano tornare alla normalità.