Rubate bambole sulla tomba. Giovanni Laezza è il papà della piccola Miriam, una bambina di 5 anni morta improvvisamente il 17 ottobre 2019 mentre era a lezione di danza in una scuola di Cardito, paese in provincia di Napoli. Oggi Giovanni racconta incredulo ciò che è successo la scorsa notte al cimitero di Crispano dove riposa la piccola Miriam.
“Quando l’ho saputo non ci volevo credere: possibile che avessero davvero rubato le bamboline che lasciamo sulla tomba della nostra bambina?”– ha detto.
A scoprire l’episodio è stata sua moglie che come ogni mattina si è recata sulla tomba della figlia ed ha scoperto che qualcuno aveva portato via un paio di giocattoli che i genitori avevano portato sulla lapide.
“Si tratta di bamboline che non hanno nessun valore – ha detto Giovanni intervistato da FanPage – e questo rende ancora più brutto il gesto. Sarebbe stato diverso se avessero rubato una lanterna, un vaso, per rivenderlo e ricavarci cinque, forse dieci euro: ugualmente sarebbe stato riprovevole, ma ci sarebbe stata una spiegazione, lo avrebbero fatto per guadagnarci. In questo caso, invece, sono giocattolini che costano un paio di euro, chi volete che li ricompri? senza contare che proprio non riesco a capire come possa mai venire in mente di rubare le bamboline di una bimba…”.
Rubate bambole sulla tomba: non è la prima volta che accade
E bisogna dire che non è nemmeno la prima volta che accade un episodio del genere. Anche nelle scorse settimane altri oggetti di scarso valore erano stati trafugati dalla tomba della piccola Miriam. Ci si chiede il perché di un simile gesto.
La piccola Miriam è venuta a mancare circa 1 anno fa improvvisamente. Per i medici non c’erano dubbi: si è trattato di un infarto fulminante. Ma i genitori non hanno mai creduto alla morte naturale e sospettano che a strappar loro la bimba sia stata una malattia non diagnosticata.
La stessa che le aveva provocato altri svenimenti in precedenza che erano stati liquidati come manifestazioni di uno stato di stress perché Miriam, secondo i medici che l’avevano visitata, era “gelosa del fratellino”. Per questo non smettono di lottare per cercare di risalire alla verità.