Sono ben 7 i vulcani scoperti in prossimità della Sicilia. Una serie di vulcani che andrebbero a ricoprire il fondo marino in prossimità della costa siciliana.
Una notizia che sembra aprire le strade a nuove interessanti scoperte scientifiche, rese possibili soprattutto grazie alle innovative tecnologie utilizzate sul campo. Ma vediamo insieme i dettagli della vicenda.
Scoperti 7 nuovi vulcani in Sicilia: ecco di che si tratta
I ricercatori che hanno svolto le indagini scientifiche e sono arrivati a questa sensazionale scoperta hanno lavorato a bordo della nave da ricerca OGS Explora. Una campagna di ricerca durata molto tempo ma che, grazie al duro lavoro degli esperti, ha portato alla scoperta di questa interessante novità.
Perché i vulcani scoperti in Sicilia sono ben 7. E, di questo numero, 3 sono assolutamente una novità, mentre dell’esistenza degli altri esisteva già qualche ipotesi.
Come detto, si trovano tutti vicino alla costa siciliana ed in particolare entro 22 Km di distanza. Il più vicino si trova ad appena 7 Km da Capo Granitola, un centro abitato di poco più di 100 abitanti in provincia di Trapani.
Tutti questi vulcani hanno un dimetro che va dai 400 ai 1200 metri, mentre la loro profondità è compresa tra gli 80 e i 180 metri sotto il livello del mare.
Una ricerca svolta tra il 2017 e il 2018 che, appunto, ha portato alla scoperta di questi nuovi vulcani. Vulcani che non erano mai stati segnati in nessuna carta nautica o mappa batimetrica esistente.
Ma come è stata possibile questa scoperta? I ricercatori che hanno lavorato al progetto di ricerca chiamato Fastmit hanno utilizzato le nuovissime tecnologie.
Mappe batimetriche ad altissima risoluzione e prospezioni sismiche e magnetiche sono state il vero meccanismo di scoperta.
Ovviamente, come detto, si tratta di una scoperta senza precedenti, che apre le porte ad ulteriori novità in futuro. Le tecnologie presenti nel mondo moderno, infatti, permettono di sviluppare sempre di più la ricerca scientifica in ogni campo esistente.
Tutte queste scoperte, infatti, dimostrano nuovamente quanto ancora poco sappiamo dei fondali marini della nostra terra. Un luogo decisamente sconosciuto che potrebbe nascondere chissà quale altra scoperta.
Con gli opportuni investimenti e le opportune ricerche, la speranza è quella che le nostre informazioni non si esauriscano più. Per le scoperte scientifiche che, in un futuro, potranno sicuramente rendersi molto utili.
E soprattutto per la conoscenza che di per sé è già fondamentale. Una ricerca scientifica che si sviluppa sempre di più in ogni campo, come dimostra la scoperta su ciò che uccide le cellule tumorali dall’interno.