Gesù disse: Se non cambiate e non diventate come bambini, non entrerete nel regno dei cieli”. Storia di un chirurgo è un estratto del libro di Turetta. Il lavoro di un medico, il suo obiettivo, salvare vite, la sua vocazione. Nel 2013, Fabiano Turetta ha pubblicato il libro “Poco meno di Dio. Storia di un chirurgo”. Vi consigliamo di leggerlo.
Di seguito, abbiamo deciso di estrapolare un breve paragrafo, per raccontarvi il lavoro, la fatica, chi è un chirurgo. A volte, Dio e i medici devono collaborare al fine di garantire la vita. Non è un lavoro semplice, è una vocazione, una guida.
Abbiamo deciso di condividere con voi un estratto proprio con l’obiettivo di mostrarvi cosa significa salvare una vita.
Storia di un chirurgo
Domani mattina aprirò il tuo cuore”, spiegava il chirurgo ad un bambino. Ed il bambino lo interruppe: “Vi troverà Gesù dentro!”. Il chirurgo rimase perplesso, e continuò.
“Taglierò una parete del tuo cuore per vedere il danno completo”. “Ma quando aprirà il mio cuore, troverà Gesù!”, interruppe di nuovo il bambino. Il chirurgo allora si voltò verso i genitori che erano seduti lì vicino, e continuò: “Quando avrò visto tutto il danno, allora deciderò cosa fare”.
“Ma troverà Gesù nel mio cuore! La Bibbia dice chiaramente che vive lì.
Tutti i canti dicono che vive lì… perciò, troverà Gesù nel mio cuore!”. Il chirurgo pensò che era giusto non illudere quel bambino, di essere chiari con lui e gli spiegò.
“Sai cosa troverò nel tuo cuore? Troverò un muscolo malato, pochi globuli rossi, e le pareti dei vasi sanguigni indeboliti.
Allora mi renderò conto se possiamo aiutarti o meno”. “Ma troverà anche Gesù! Il cuore è la Sua casa, Lui vive lì, sta sempre con me!”. Il chirurgo non tollerò più gli insistenti commenti, ed andò via.
Si sedette nel suo ufficio e cominciò a scrivere la diagnosi prima dell’intervento: ‘Aorta malata, vena polmonare deteriorata, degenerazione muscolare cardiaca massiccia.
Trapianto impossibile, difficilmente guaribile.
La terapia da seguire: analgesici e riposo assoluto. Prognosi: morte nel giro di un anno.’ A quel punto il chirurgo gridò ad alta voce: “Perché, perché gli hai fatto questo? Prima lo hai fatto nascere, e poi lo hai condannato ad una morte precoce. Perché?”.
All’improvviso sentì come una voce dentro di se che gli diceva.
“Quel bambino è una mia pecorella, e starà con me per tutta l’eternità. Qui nel cielo, nel mio gregge sacro, non soffrirà più nessun dolore, sarà confortato in una maniera che né tu né chiunque altri può immaginare.
Un giorno i suoi genitori si uniranno a lui, e insieme conosceranno la pace e l’armonia del mio regno.
È tempo che ritorni al suo gregge, perché ha già portato a termine il suo compito sulla terra. Alcuni anni fa avevo una pecorella a cui affidai dei doni affinché aiutasse i suoi fratelli; però, col tempo se ne dimenticò e si dimenticò anche del suo Creatore”.A quel punto il chirurgo capì, e cominciò a piangere terribilmente, mentre il Signore gli continuava a parlare.
“Cosicché, ho inviato questo bambino, affinché riconducesse a me quella pecorella smarrita”. Alcuni giorni dopo l’intervento, il dottore si sedette accanto al bambino. Il piccolo, non ancora in grado di parlare, mormorò rapidamente.
“Allora, ha trovato Gesù nel mio cuore?”. “Si”, rispose il chirurgo “avevi ragione: l’ho trovato!”.
❤ Gesù disse: «In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli».
(Matteo 18,3)