Parliamo di terapie umane per i malati di tumore: quanto sono importanti? Secondo una ricerca italiana, chi combatte la diagnosi di tumore deve essere supportato anche da un adeguato trattamento psicologico. Ne hanno discusso all’Associazione Americana di Oncologia Medica a Chicago.
Almeno 7 pazienti su 10 presentano disagio psicologico, come riporta Il Corriere. Interviene Giordano Beretta, il presidente dell’Aiom, l’Associazione Italiana di Oncologia Medica. Riporta che i disturbi più frequenti riguardano ansia e depressione.
In presenza di disagio psicologico, i pazienti combattono il tumore e seguono il trattamento medico in maniera meno forte. Il giusto supporto psicologico, dunque, potrebbe migliorare la qualità della loro vita. Nel momento della diagnosi, la rabbia, lo sconforto e lo choc emotivo prendono il sopravvento.
Rodolfo Passalacqua, che è il responsabile scientifico del progetto HuCare-2, ovvero Humanization of Cancer Care, ha commentato che per la prima volta un progetto scientifico ha l’obiettivo di sottolineare l’importanza delle cure umane per i malati di tumore.
Terapie Umane: il progetto HuCare-2
“Abbiamo cominciato lo studio da una considerazione numerica”, afferma Passalacqua. “Un terzo dei malati di tumore presenta i sintomi dell’ansia e della depressione. Umanizzare il trattamento medico è un modo per migliorare la qualità della vita, ma non solo.”
Nel 2016 è stata aperta la Scuola di Umanizzazione AIOM HuCare-2 con lo scopo di formare giovani medici e il personale ospedaliero per supportare i pazienti al meglio e guidarli attraverso il processo di diagnosi e cura. Era necessario, dunque, implementare un intervento psico-sociale.
Ovviamente, aggiunge Passalacqua, il disagio psicologico può essere scaturito da numerosi fattori. Il dolore è del tutto soggettivo e ogni paziente presenta un caso clinico diverso.
Non bisogna, dunque, sottovalutare il potere delle terapie umane, del sostegno, che è fondamentale per i pazienti affetti da tumore. Diventa parte integrante della lotta al cancro, per permettere loro di affrontare la terapia, sfiancante e debilitante, in modo migliore.