Uomo con forti dolori. Il sindaco di di Soverato (Catanzaro), Ernesto Alecci, la definisce “storia di ordinaria follia”. E’ quanto accaduto ad un uomo che con forti dolori alle articolazioni è stato trasportato in ospedale dal 118, ma qui, una volta accertata la sua positività al covid-19, e vista l’assenza di posti letto, è stato rispedito a casa.
Qui l’uomo è rimasto solo e senza assistenza per ore, senza nemmeno nulla da mangiare. A denunciare lo spiacevole episodio è stato proprio il sindaco di Soverato che ha pubblicato tutta la vicenda sul suo profilo Facebook.
Lecci racconta di esser stato contattato dall’uomo chiedendo aiuto: “il cittadino ha allertato il 118 poiché era da diverse ore paralizzato a letto dal dolore. L’ambulanza lo preleva e lo porta a Lamezia dove gli fanno un tampone. Purtroppo risulta positivo e quindi dopo diverse ore in cerca, senza successo, di un posto letto, alle 4 del mattino lo riportano a casa e lo rimettono a letto con un catetere, solo e senza assistenza. Mi dice – proseguo Alecci – che non mangia da 2 giorni e che si sente male”.
Il sindaco si allerta immediatamente, procura una spesa per l’uomo, le chiavi di casa da un parente e lo raggiunge nella sua abitazione. Chiama i medici Usca di Soverato che possono intervenire però soltanto sui positivi al virus e non su altre patologie.
Uomo con forti dolori rispedito a casa, la denuncia del sindaco
“Insomma – scrive Alecci – l’assistenza domiciliare non interviene per i positivi al Covid e l’Usca interviene per i positivi al Covid ma solo per i sintomi da Covid e non per altre patologie”.
L’uomo continua ad avere forti dolori e il sindaco richiama il 118: “chiamo il 118 per un ricovero ma mi dicono che siccome la saturazione è buona non possono intervenire perché i posti letto sono pochi e occupati”. Insiste, richiama e poco dopo arriva un ambulanza.
“Arriva l’ambulanza, medico ed infermieri molto bravi e scrupolosi, iniziano le cure nel tentativo di poter mettere il paziente in grado di seguire la terapia in casa. Dopo mezz’ora anche loro si accorgono che la situazione è più complicata del previsto e alle 16.20 finalmente viene portato in ambulanza”.
Alla fine lo sfogo del sindaco sul sistema sanitario: “Sui social chi parla dei grandi sistemi, della politica del rinnovamento, dei partiti e dei movimenti. Intanto la gente muore ed i posti letto dopo un anno ancora mancano. Vergogna!!! Noi calabresi, tutti, dobbiamo solo vergognarci per come abbiamo ridotto la nostra regione”.