Vedete un bambino piangere? Forse non sapete che dietro c’è molto di più. Leggete. Vedere un bambino piangere è forse la cosa più straziante che possa esistere, soprattutto se le sue lacrime sono causate da problemi di depressione.
Questo disturbo, non molto conosciuto, purtroppo esiste e si manifesta con sintomi a volte simili a quelli degli adulti. Come la tristezza, ma un altro fattore rivelatore può essere il calo del rendimento scolastico.
Il tratto più frequente che emerge nei bambini depressi è comunque una maggiore aggressività o un aumento di disturbi psicosomatici. Mal di testa, mal di pancia, dolori muscolari e altri disturbi che i bambini accusano come reazione alla depressione.
Sollevare il bambino dalla depressione
Non basta dire ad un bambino depresso “non preoccuparti, passerà”, oppure “sorridi, non è nulla”, ma bisogna piuttosto educare con l’esempio. Se ci accorgiamo che il bambino accusa anche una lieve forma di depressione, dobbiamo aiutarlo a sorridere mostrando anche noi di essere di buon umore. Far capire che nonostante le difficoltà si può riuscire a divertirsi e a concedersi degli spazi di relax.
La maggior parte della depressione infantile si sviluppa in un clima in cui vige una costante tristezza e rimangono intrappolati, fuori da ogni sorriso o parole di affetto. Per far capire a questi bambini che superare questo stadio si può, bisogna lavorare a parole chiare e forti, e agire in modo da far capire come si può star bene.
Vedete piangere un bambino : quali sono i motivi?
Armonia familiare sopra tutto
Quindi, aiutare il bambino a divertirsi, ad organizzare attività divertenti, invitare amici e compagni a casa per creare un clima di affiatamento e distensione, fargli qualche bella sorpresa, prendersi cura della sua salute.
Tutte queste azioni, volte all’interessamento del bambino, allontanano lo spettro della depressione e instillano in lui la certezza che l’ambiente familiare è il posto dove trovare calore e rifugio, amore e affetto.
Un affetto che va dimostrato anche cercando di evitare i litigi tra coniugi, che fanno scattare nei bambini il desiderio di non voler stare a casa e di essere altrove per non assistere a determinate scene.
© Riproduzione Riservata