Il diario di un cane dalla sua prima settimana di vita fino agli ultimi mesi. Quante volte abbiamo raccolto dei randagi dalla strada: quante volte li abbiamo portati dal veterinario, li abbiamo cresciuti come dei figli. Al momento della nascita, la storia di questo cagnolino inizia in modo felice. E’ contento, c’è la sua mamma, si prende cura di lui. Poi, però, accade qualcosa. Il cagnolino è separato dalla mamma al secondo mese di vita.
Il cane è adottato da una famiglia. All’inizio va tutto per il verso giusto. Poi, però, qualcosa cambia. Lui è contento di avere molti bambini attorno, di poter gioire con loro e anche di giocare. Di seguito, vi facciamo raccontare la storia da lui.
“Oggi sono stato sgridato. Ho fatto la pipì sul tappeto, ma non sapevo dove potevo farla. Poi mi hanno fatto una carezza. Quando ho compiuto un anno, ho visto che erano orgogliosi di me: dicono che sono cresciuto molto di più rispetto a quanto si aspettassero.
Diario di un cane
Ho fatto uno sbaglio, poi. Il mio fratellino, infatti, ha preso la mia palla per giocare; sono andato da lui per riprendermela ma ho fatto troppa resistenza e ho abbaiato. Allora mi hanno incatenato, e mi hanno messo sul balcone. Non gioco più con loro.
Non mangio e non bevo ogni giorno. Li ho delusi, mi sento solo. Qualche settimana dopo, finalmente mi hanno liberato! Ero contento, mi hanno perdonato. Siamo saliti in auto per andare da qualche parte. Abbiamo imboccato l’autostrada.
In quel momento, mi hanno fatto scendere dall’auto, hanno chiuso la portiera e se ne sono andati. Sono rimasto lì, ho provato a rincorrere l’auto, ma non ci sono riuscito. Ero da solo. Ho vagato in giro, ho cercato di resistere.
Tante persone mi hanno dato un po’ da bere e da mangiare, ma nessuno mi prende con sé. Ho perso peso, il mio stomaco brontola, mi sento così solo. Non vedo una via d’uscita. Non mi sento nemmeno più in forze.
Oggi mi hanno investito. Credo che mi si sia rotta l’anca. Non mi muovo più. Mi sono riparato sotto un albero, ma il sole è caldo e mi sento svenire. Non mangio e non bevo da dieci giorni. E’ passata una signora e mi ha preso con sé… ma è troppo tardi.
Sono in un posto bellissimo. Tutto è bianco, una persona è gentile con me. Ha una siringa in mano. Sento la vita scivolarmi tra le dita. Avrei voluto amare qualcuno, avrei voluto essere amato da qualcuno.”
Mai contro l’abbandono degli animali.