Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Come potremmo mai dimenticarli? Il loro ricordo è vivo in noi. La loro forza continua attraverso le nostre scelte. Sono ormai passati 30 anni da quella maledetta estate del 1992. L’estate in cui abbiamo perso due grandi uomini. Due guide.
Era il 23 Maggio del 1992, un pomeriggio. La notizia si diffonde, tutti ne parlano. C’è stato un attentato a Giovanni Falcone.
Con lui, c’era la moglie, Francesca Morvillo, e gli agenti della scorta. All’arrivo dei giornalisti, l’atmosfera era cupa, asfissiante. Falcone, un uomo che ha speso la sua vita per la lotta contro la mafia.
Si diffondono i nomi degli agenti della scorta. Falcone e Morvillo sono stati trasportati d’urgenza in ospedale, erano ancora vivi. Subito, all’ospedale, arriva Paolo Borsellino: l’amico è ancora vivo e sta lottando tra la vita e la morte. Muore qualche ora dopo: Palermo, l’Italia e il mondo intero piangono la sua scomparsa.
Purtroppo, dopo un intervento delicatissimo, i medici danno una triste notizia. Francesca Morvillo non ce l’ha fatta, ed è spirata sotto i ferri. Muoiono anche gli agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Di Cielo, Antonio Montinari.
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

Al funerale, l’Italia intera assiste e partecipa. Sono trascorsi 30 anni da allora. Trent’anni in cui ogni giorno abbiamo pensato a loro. E non abbiamo mai smesso di lottare contro la mafia. Falcone ci ha lasciati il 23 Maggio. Qualche mese dopo, ci portarono via Paolo Borsellino.
Il 19 Luglio ci lasciava Paolo Borsellino, nell’attentato che era stato preannunciato. La tragedia si consumò in Via d’Amelio. La rabbia riprese, perché più volte lo Stato lasciò da soli questi due grandi uomini. E noi oggi vogliamo ricordarli. Vogliamo onorarli.
“L’importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio, ma incoscienza.”
Questa frase, detta da Falcone, è quanto mai attuale. E ricordiamo sempre che “la mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine.”
Borsellino e Falcone hanno lottato contro la mafia. Per decenni, hanno cercato di ripulire la Sicilia e l’Italia intera dalla mafia. Nessuno di noi può dimenticare quell’estate. Tutti noi abbiamo il dovere di onorare il loro ricordo.
Perciò, oggi e sempre, pensiamo a Giovanni Falcone. Pensiamo a Paolo Borsellino. Pensiamo a Francesca Morvillo, a Vito Schifani, Rocco Di Cielo, Antonio Montinari. Ora e sempre.