In tanti conoscono la vera storia di Hachiko, ovvero il cane che ha allacciato con il suo padrone un legame davvero molto profondo. Si tratta di una storia molto commovente ripresa anche da un regista che ci ha fatto un film. Akito ha aspettato per ben 10 anni invano che Ueno, il padrone, tornasse dal lavoro prima di morire.
Questa commovente storia ha davvero fatto il giro di tutto il mondo e ha commosso tutti anche quelli che non amano molto gli animali.
Tanto questa storia ha colpito, che nel momento in cui è morto Hachiko, si dichiarò un giorno di lutto nazionale. Ecco la vera storia del cane più famoso al mondo. Hachiko nasceva il 10 novembre se apparteneva una razza Akita.
Nacque una fattoria molto vicino alla città di Odate in Giappone. Nel 1924 venne regalato a Eisaburo Ueno, un professore del dipartimento di agricoltura presso l’Università Imperiale di Tokyo.
La vera storia di Hachiko 
Ovviamente si trattava di un posto molto lontano e per questo motivo il cane dovette fare un lungo viaggio in treno. All’interno di una cassa spedita direttamente dalla prefettura. Il viaggio durò circa 2 giorni ma quando arrivò a destinazione Inizialmente si pensava che il cane fosse morto, ma appena gli diedero un po’ di latte, in pochi giorni recupero le forze.
Sembra che il professore non fosse molto convinto di accogliere il cane perché stavo ancora soffrendo per la morte della sua cagnolina, Ma quando lo vide arrivare decise di tenerlo. Hachiko lo accompagnò tutti i giorni alla stazione del treno che il professore prendeva per andare al lavoro e quando tornava a fine giornata lo trovava ancora lì pronto ad accoglierlo.
Questa routine continuò fino al 21 Maggio 1925 quando Purtroppo il professore ebbe un arresto cardiaco durante una lezione e morì. Il cane rimase ad aspettarlo alla stazione senza però poter rivedere più il suo padrone. Ma il cane non si perse d’animo e tornò alla stazione anche il giorno successivo e nei giorni a venire.
Con il passare del tempo però il suo atteggiamento ha richiamato l’attenzione dei paesani. Ogni giorno i commercianti a turno gli diedero cibo e riparo.
Nel 1934 nella stazione di Shibuya fu eretta una statua di bronzo in suo onore realizzata dallo scultore Teru Ando. Un’altra si trova nella sua città natale.
Purtroppo l’8 marzo del 1935 venne trovato morto proprio davanti la stazione di Shibuya a causa di un cancro terminale e di una infiammazione al cuore. Hachiko a distanza di tanti anni è ancora vivo nel cuore di tutti noi.
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