Una mamma coraggiosa compie un viaggio di 17 ore per salvare la sua bambina. L’amore per i figli, è sicuramente una forza che spinge i genitori, a fare anche delle cose impossibili solo da immaginare. La storia che stiamo per raccontarvi ne è una prova. La protagonista è Aria Nichols, ovvero la mamma di una bambina di nome Lamees.
La donna pare che abbia fatto davvero di tutto per far sì che la sua piccola non morisse e per darle una seconda possibilità.
Per questo, ha fatto un qualcosa davvero di straordinario e coraggioso, che mai nessuno ad oggi ha fatto. La piccola, è nata nel dicembre del 2016, colorando la vita della sua mamma.
Purtroppo però, Lamees è nata con la sindrome sinistra ipoplastica del cuore, una condizione cardiaca che nella maggior parte dei casi è purtroppo fatale. Inoltre, sarebbe nata senza due dita.
Per tutte queste ragioni, i medici erano stati piuttosto chiari con la madre, ed erano intenzionati a non sottoporla nessun intervento chirurgico.
Ciò nonostante, la mamma pare volesse sottoporre la sua piccola all’intervento. I medici non hanno cambiato idea e così l’hanno mandata a casa. Ma Aria non si è mai arresa e quello è stato soltanto l’inizio di una lunga battaglia.
Questa mamma coraggiosa non si è arresa
Secondo i medici era molto rischioso eseguire l’intervento sulla piccola bambina, tuttavia la sua mamma nel frattempo, si è procurata il passaporto ed ha prenotato un viaggio.
“Non avevo idea se dopo di arrivare a destinazione un altro chirurgo le avrebbe fatto l’intervento, ma non c’era tempo da sprecare”, ha commentato Aria. “Lamees stava già iniziando a mostrare segni di sofferenza”, aggiunge la mamma.
La donna aveva trascorso parecchio tempo a fare delle ricerche, scoprendo che forse per la sua piccola poteva esserci una speranza che arrivava da un farmaco, di nome prostaglandina.
La donna aveva anche scoperto che la disidratazione non avrebbe fatto altro che chiudere il vaso e che mangiare via orale avrebbe accelerato la morte della bambina.
Pare che le compagnie aeree, rifiutassero i passeggeri di prostaglandine. Ciò nonostante, la donna è riuscita a salire sull’aereo e si è seduta con una coperta che copriva, mentre faceva finta di allattare.
Per tutta la durata del viaggio la donna ha cercato di monitorare la frequenza respiratoria della sua piccola e finalmente è arrivata sul posto.
Il chirurgo decise di fare l’intervento. Purtroppo però, tutto ciò non è servito a nulla, perché la bambina è morta 4 giorni dopo l’intervento.
Però la sua mamma è piuttosto tranquilla, perché crede di avere fatto davvero di tutto per poterla salvare.
No matter what happens in your day there is someone somewhere going through something worse, this is not me devaluing…
Pubblicato da Our journey Forever su Venerdì 23 dicembre 2016
Dopo la sua morte, Aria ha scritto una canzone per la figlia dove esprime il suo dolore.
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