Quando muoiono i genitori, ci sentiamo inevitabilmente perduti, spenti, per sempre. I genitori sono i nostri supereroi. Bambini o adulti, noi li ameremo sempre. Mamma e papà ci hanno insegnato i valori della vita. Ci hanno preso per mano e condotto lungo la strada. Ci hanno mandato a scuola, abbiamo festeggiato il Natale, il Compleanno.
La loro assenza sarà sempre un trauma per noi. Così, quando scompaiono, quando lasciano questo mondo, inevitabilmente anche un pezzo di noi lo lascia. Andiamo dall’altra parte del filo, un filo invisibile tra cielo e terra. Vorremmo comunicare con loro, parlare ancora, abbracciarli di nuovo. Ma non possiamo farlo. Qual è l’impatto che ha su di noi la loro scomparsa?
Per la psicologia, con i genitori si instaura un legame ben preciso, sin da bambini. Loro per noi sono molto più di una guida. Sono tutto. Il nostro mondo, il mondo intero. Su di loro si basa una sorta di Universo imprescindibile.
Quando muoiono i genitori
Per questo motivo, nel momento in cui loro ci lasciano, la nostra parte bambina urla per venire fuori. I genitori diventano un po’ il nostro Dio, una sorta di supereroi. Li crediamo invincibili, non crediamo sia possibile che ci lasceranno.
Purtroppo, però, non è nel disegno della vita l’eternità. E nel momento in cui avverrà, avremo per sempre una mancanza. Ci siederemo su una sedia e cominceremo a contemplare la nostra vita senza di loro.
Dobbiamo, ovviamente, essere forti, molto forti. Perché è questo il momento in cui non potremo cedere. Il momento in cui avremo bisogno dei ricordi, di ciò che ci hanno dato e insegnato. Questo lutto è qualcosa che ci tocca nel profondo.
Uno dei pensieri più ricorrenti è: non sentiremo più la loro voce, non riceveremo un loro abbraccio, non saremo vicini. Ma lo saremo per sempre. La loro scomparsa fa parte della vita; non per questo, però, dobbiamo dimenticarli. E’ impossibile.
A tutti quei genitori che sono angeli e che ci seguono dall’alto… ci mancate.