Se pensi spesso a una persona cara che non c’è più, vi invitiamo a leggere una poesia, che è anche una preghiera, per lenire il dolore dell’anima.
Pare sia attribuita a Sant’Agostino. Tuttavia, altri pensano che possa essere stata scritta da Henry Scott Holland. In ogni caso, è una riflessione che ci tocca nel profondo del cuore e che ci parla
La morte non è niente. Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Se pensi spesso a una persona cara, leggi la poesia
Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme.
Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza. Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.
Rivolgiamo sempre il nostro sguardo al cielo. Pensiamo a tutte le persone che non ci sono più. In ogni momento, loro sono con noi e ci suggeriscono le linee guida per andare avanti. Ci mancate tutti, in ogni giorno.
Se pensi spesso a una persona cara che non c’è più, vi invitiamo a leggere una poesia, che è anche una preghiera, per lenire il dolore dell’anima.
Pare sia attribuita a Sant’Agostino. Tuttavia, altri pensano che possa essere stata scritta da Henry Scott Holland. In ogni caso, è una riflessione che ci tocca nel profondo del cuore e che ci parla
La morte non è niente. Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Se pensi spesso a una persona cara, leggi la poesia
Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme.
Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza. Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.
Rivolgiamo sempre il nostro sguardo al cielo. Pensiamo a tutte le persone che non ci sono più. In ogni momento, loro sono con noi e ci suggeriscono le linee guida per andare avanti. Ci mancate tutti, in ogni giorno.