In questo periodo di sta parlando tanto di trombosi, soprattutto dopo i casi sospetti avvenuti a distanza di pochi giorni dall’inoculazione del vaccino contro il covid-19. Ma si tratta di un rischio e di una condizione a cui si dovrebbe pensare tutto l’anno e dove la prevenzione molto spesso è fondamentale.
Giocare d’anticipo è importante. Una corretta informazione e conoscenza è alla base della sfida ai coaguli. Coaguli che possono bloccare vene e arterie, creando veri e propri sconquassi capaci di portare a infarto, ictus, embolia polmonare, problemi alla circolazione delle gambe e altro.
Tra pochi giorni, il 21 di Aprile, cadrà la giornata nazionale dedicata a questa particolare condizione. Per l’occorrenza la ALT (Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari), ha avviato una campagna di sensibilizzazione attraverso le vicende di chi ha avuto questo problema, che può comparire anche nei giovani. L’obiettivo è far conoscere a tutti il rischio che c’è ogni giorno.
“Le malattie da trombosi colpiscono in Italia 600mila persone ogni anno: si chiamano infarto, ictus cerebrale, embolia polmonare, trombosi delle vene e delle arterie. Colpiscono il doppio dei tumori, sono l’evento più probabile dopo i 65 anni, e possono interessare anche i giovani e i bambini, persino i neonati” – spiega Lidia Rota Vender, Presidente di ALT e riportato da dilei.it.
Trombosi, lo stile di vita sano aiuta a prevenire
“Si possono evitare in un caso su tre, si possono sospettare e curare: le esperienze di chi ha già avuto un incontro ravvicinato con una malattia da trombosi possono insegnare molto”.
“La Giornata Nazionale per la Lotta alla Trombosi è dedicata alla diffusione della conoscenza sui sintomi. Non dobbiamo trascurarli o sottovalutarli per evitare le malattie da trombosi, raccontati da chi li ha vissuti in prima persona e ora vuole condividere la propria storia” – prosegue.
Il messaggio lanciato dalla ALT è chiaro. Tutti dobbiamo sapere sulla circolazione del sangue. Sui rischi che ci sono se piccoli frammenti si mettono in circolo rischiando di ostruire il corretto passaggio del sangue. Bisogna saper riconoscere i giusti sintomi ma è fondamentale la prevenzione.
“Lo stile di vita sano aiuta a ridurre la probabilità di trombosi e delle sue conseguenze. Tutti sappiamo che cosa vuol dire stile di vita” – conclude l’esperta.