Una vera svolta nella ricerca contro i tumori cerebrali: è stata scoperta una valida alternativa per chi non risponde alle cure nel trattamento dei tumori cerebrali. Dopo varie ricerche, finalmente la scienza tenta di dare un supporto e un aiuto in più.
A condurre la ricerca è stato un team multidisciplinare di clinici dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena. Il team ha poi approfondito lo studio sulla rivista Journal of Neuro-Oncology. Pare infatti che i risultati dello studio della seconda fase mostrino a tutti gli effetti i benefici di un farmaco specifico.
Si utilizza un chemioterapico, molto utilizzato per la cura dei tumori cerebrali pediatrici. Si somministra in pazienti adulti, con glioma maligno recidivo dopo trattamenti chemioterapici standard. Questo è quanto riportato da Il Messaggero.
La ricerca sui tumori cerebrali
La nota positiva è che i pazienti che hanno tratto beneficio dal trattamento fortunatamente hanno dimostrato che la progressione della malattia ritardava notevolmente. Inoltre hanno mostrato un tempo più lungo: sono sopravvissuti molto tempo in più rispetto a coloro che non hanno assunto il farmaco.
Ma cos’è un glioma? A tutti gli effetti ci troviamo di fronte a un tumore che ha origine nel sistema nervoso centrale. In Italia ha una incidenza di circa cinque, sei casi per 100.000 persone. Secondo le statistiche Aiom, risalgono al 2018.
«Persone colpite da una recidiva di glioma – ha spiegato Alessandra Fabi, oncologa del Regina Elena e primo autore dello studio – dispongono di limitatissime opzioni terapeutiche.
Possiamo quindi ritenere molto soddisfacenti i risultati dello studio da noi condotto, che dimostrano i benefici clinici e la tollerabilità di una terapia a base di carboplatino in pazienti che hanno terminato il vantaggio e sono resistenti ai chemioterapici di prima e seconda linea per questa patologia: temozolomide e nitrosouree».
Speriamo di saperne quanto prima di più su questo farmaco e speriamo soprattutto che possa funzionare e aiutare le persone affette da tumori cerebrale.