Aspettando il Natale, fiaba francese. Il Natale è un periodo magico, un momento in cui ci raccogliamo insieme ai nostri figli e leggiamo loro delle favole natalizie. Accendiamo delle candele per le persone che non ci sono più. Tra le fiabe di Natale più belle, c’è quella francese.
Una storia che ci fa riflettere sulla magia del Natale, ma soprattutto sulle candele che dobbiamo accendere per chi non c’è più. Portiamo le persone nel nostro cuore. Leggiamo le favole natalizie ai nostri figli e facciamoli sognare a occhi aperti.
La ville lumiere sembra dormire, il buio avvolge ogni strada, ogni cosa, ogni persona. Nonostante il cielo prometta neve una piccola stella brilla nell’oscurità e curiosa sembra scrutare qualcosa o meglio qualcuno. Pare essere particolarmente interessata a ciò che sta accadendo accanto alla Tour Eiffel.
Un gruppo di bambini provenienti da ogni parte del mondo, si sono riuniti attorno ad un enorme abete e mano nella mano parlano e ridono. Chissà perché i grandi complicano tutto afferma Boris, un bambino russo dalle guance rosse e paffute.
Perché, come dice la fiaba del Piccolo Prince, non si vede bene che col cuore e loro spesso usano solo la vista risponde Giulia 9 anni, amante dei libri e ottima osservatrice. Vero! Infatti adesso sono tutti riuniti in quel ristorante costoso a parlare di futuro, di soldi, di religione e si perdono questo John alza gli occhietti e ammira il grande albero poi sospira felice.
Allora? chi comincia per primo? Karim lo svedese dagli occhi di ghiaccio sorride impaziente. Io! Comincio io! Risponde Boris stringendo la mano della sorellina Ludmilla. Tutti e due alzano gli occhi verso il cielo, guardano la piccola stella che adesso sembra sorridere e cominciano a raccontare la storia del loro Natale.
Boris e Ludmilla non ne volevano sapere di andare a dormire. Non abbiamo sonno! Strillava Boris. Vogliamo giocare ancora un po’! Aggiungeva Ludmilla. Se fate tutti questi capricci Nonno Gelo non vi porterà un bel niente, questo Natale Li sgridò la mamma. E nemmeno la vecchia Babouchka! aggiunse il papà.
Fiabe di Natale: le candele
E chi è la vecchia Babouchka? chiese Ludmilla, curiosa. Non lo sapete? Se vi mettete a letto da bravi potrei anche farmi convincere a raccontarvi la sua storia. Sì, sì, dai papi racconta! E i due si infilarono di corsa nei lettini.
Allora, tanto ma tanto tempo fa, viveva in Russia una vecchietta che accoglieva sempre i viaggiatori che passavano davanti a casa sua. Si chiamava Babouschka. Una sera d’inverno, bussarono alla sua porta tre uomini con abiti esotici e preziosi, chiedendo ospitalità per la notte.
Babouschka li fece entrare, offrì loro quel poco che aveva, un po’ di pane nero e una tazza di tè, e si mise a dormire a terra per lasciare a loro il suo letto. Il mattino dopo Babouschka chiese agli ospiti dove fossero diretti e quelli risposero: Noi siamo re di paesi lontani e stiamo seguendo una stella che ci guida verso il luogo dove è nato Gesù. Vorrei tanto venire con voi disse lei, ma sono troppo vecchia!
Così li lasciò partire, ma poco dopo si sentì tanto dispiaciuta di non averli seguiti che si mise in cammino anche lei. Come dono a Gesù portava in pezzo di pane nero, la sua sola ricchezza. Camminò e camminò, ma non trovò mai né i tre re né il Bambino!
E ancora oggi Babouschka viaggia alla ricerca di Gesù e ad ogni bambino che incontra offre un pezzetto del suo pane nero! Povera Babouschka sussurrò Ludmilla mezzo addormentata. Boris dormiva già. Forse anch’io la incontrerò domani ma il pane nero non mi piace diglielo tu, papà!
Buonanotte
Boris e Ludmilla hanno finito di raccontare la loro storia, e con la loro storia hanno raccontato una parte delle loro tradizioni che sentono di non voler perdere. I visini dei bambini splendono nella scarsa luce Parigina, si sorridono in silenzio e la stellina lassù in cielo continua ad osservarli.
Dopo qualche minuto di silenzio una vocina comincia a cantare una canzone natalizia ad uno ad uno i bimbi si uniscono al coro. Matteo, un bambino italiano si alza e lentamente, l’espressione del viso concentrata, si avvicina al grande albero.
Con delicatezza, appoggia tra i suoi rami Una candelina accesa ad uno ad uno i bimbi si alzano e depongono la candelina tra i rami dell’abete. Ora ci sono tante candeline che brillano sembra che anche la stellina lassù sia diventata più luminosa.
Comincia a cadere qualche fiocco di neve e noi, osservatori distratti, ci accorgiamo solo ora che nel deporre la candelina ogni bimbo sussurra un nome. Tutti i nomi delle persone che non ci sono più. Le fiabe di Natale che ci fanno sognare.