L’ansia può essere combattuta con la gentilezza. E con un sorriso. Molti di noi soffrono di ansia e non ci aiuta nessuno. Anzi, fin troppo spesso ci sentiamo dire che siamo noi a causare lo stress. Ma atti di gentilezza e sorrisi migliorano il mondo.
Essere infelici è una condizione che ci mette in difficoltà. Quando ci sentiamo tristi, quando svegliarsi diventa difficile, quando il primo pensiero al mattino è: perché non vediamo più la luce del sole?
Non servono gesti eclatanti. Basterebbe un semplice atto di gentilezza per cambiare il mondo. Eppure, quando soffriamo di ansia, gli altri sono subito pronti ad additarci. A dire che la colpa è nostra.
La nostra nemica è lei. Invece, una gentilezza può aiutarci ad affrontare la giornata molto meglio. Infatti, essere gentili con gli altri è uno dei primi insegnamenti che Cristo ha dato a tutti i suoi discepoli.
Perché spesso dimentichiamo di essere gentili. Certe volte accusiamo gli altri, non li capiamo e li allontaniamo. Chi soffre di attacchi di panico e di ansia dovuti a forti stress dovrebbe invece avere il nostro aiuto.
L’ansia, gentilezza e sorrisi fanno la differenza
Il sorriso è anche un altro nostro amico. Una persona che ci sorride, che ci dà fiducia, ci fa stare bene. Un abbraccio, una parola, una gentilezza possono davvero lenire l’ansia e aiutarci ad affrontare un nuovo giorno.
Ricordiamolo, perciò, quando qualcuno ci dice di soffrirne. Non voltiamoci dall’altra parte. L’emozione di essere gentili è qualcosa che ricorderemo per sempre. Aiutiamo gli altri e non abbandoniamoli nel loro dolore.
E’ facile voltare le spalle ad un amico quando non sta bene. E’ ancora più facile preoccuparsi solo di se stessi e ignorare il suo dolore. O meglio fingere che non abbia proprio alcun dolore. La sofferenza fa paura, è vero.
Ma sapete cosa dovrebbe spaventarci? Perdere la gentilezza nei confronti di chi ha bisogno della nostra mano. Se conoscete qualcuno che soffre di ansia e di stress, ricordatevi di sorridergli e di essere gentili, sempre.