Il profumo di pioggia è un racconto molto commovente, di una bambina che ha lottato contro la morte per rimanere nel mondo. Durante la malattia, Dio è rimasto al suo fianco in ogni momento, profumando come la pioggia.
Quando la bambina cresce, assocerà sempre il profumo di pioggia a Dio, alla sua benevolenza e alla grandezza che dimostra. Perché Dio è in ogni cosa, è in ogni momento della nostra giornata e ci dà la sua benedizione.
Noi siamo i suoi figli, e in quanto tali ci protegge dall’alto. Talvolta scende giù, profuma di pioggia e cerca di tenerci in vita, dandoci speranza e serenità. Vi lasciamo alle commoventi parole del racconto tratte dal web.
Marzo:
Il freddo vento soffiava contro la finestra dell’ospedale di Dallas mentre un medico entrava nella stanza di Diana Blessing, che aveva appena subito un intervento chirurgico. Il marito David le teneva stretta la mano mentre con paura e tremore attendevano notizie della figlioletta.
Il pomeriggio prima, Diana a causa di grosse complicazioni aveva dovuto subire un parto cesareo alla 24° settimana, ed era nata la figlioletta Dana Lu Blessing. I neo genitori erano a conoscenza che la neonata pesava soltanto 708 grammi e raggiungeva 30,5 cm. di lunghezza e che era ancora immatura.
Le parole del medico però, pur sussurrate con una delicatezza incredibile, furono come una fucilata in pieno petto: “Non credo che la bambina abbia molte probabilità di sopravvivere… ci sono solo 10 probabilità su cento che riesca a superare la notte, ma anche se ciò accadesse per qualche miracolo, le probabilità che abbia gravi complicazioni future è altissima.”
Paralizzati dalla paura i coniugi David e Diana ascoltavano le parole del medico che descriveva loro tutti i problemi che avrebbe dovuto affrontare la neonata: non essere mai in grado di camminare, di parlare, di vedere e molto altro ancora.
Ma i due genitori e il loro figlioletto di 5 anni, speravano tanto non fosse così. Ma il sogno di una figlia bellissima si stava piano piano infrangendo e allontanando per sempre. Il sistema nervoso della piccola non era ancora sviluppato e quindi qualunque carezza, bacio o abbraccio poteva essere per Dana pericoloso.
Sconsolati, non potevano neanche trasmetterle il loro amore e dovevano evitare di avvicinarsi a lei. Tutto quello che potevano fare era di pregare il Signore che si prendesse cura della loro piccola, che la cullasse e la facesse sentire amata.
Profumo di pioggia: il Signore è vicino
Ma i progetti di Dio erano difformi dalle previsioni dei medici e Dana combattendo viveva e cominciava inspiegabilmente anche a migliorare. Passavano le settimane e la piccola continuava a prendere peso e a diventare più forte.
Finalmente, quando Dana compì 2 mesi i suoi genitori poterono abbracciarla per la prima volta.
Due mesi dopo, mentre i medici ancora li avvertivano che la bimba poteva peggiorare in qualunque momento, Dana usci dall’ospedale e finalmente andò a vivere con la sua famiglia.
Cinque anni dopo Dana, era diventata una bambina serena che guardava verso il futuro con fiducia e con tanta voglia di vivere. Non c’erano segni di problemi fisici o mentali, era una bambina normale che viveva la sua vita.
In un caldo pomeriggio di cinque anni dopo Dana era seduta in braccio alla mamma, in un parco non lontano da casa (Irving, Texas), mentre il fratello Dustin giocava a calcio con i suoi amici.
Come sempre chiacchierava felice con la sua mamma, quando all’improvviso si zittì, abbracciò forte la mamma e le chiese: “Lo senti?” Diana vedendo che il cielo si stava annuvolando rispose:
“Sì, c’è il profumo tipico di quando sta per piovere.”
Dana chiuse gli occhi e ridomandò: “No, no…lo senti?” Ancora una volta la mamma le rispose, “Mi sa che tra un po’ saremo tutte bagnate: sta per piovere. Arriva il profumo di pioggia.”
Dio non l’aveva mai abbandonata
Dopo un po’ Dana alzò la testa, occhioni all’insù e accarezzandosi le braccia esclamò: “No, profuma come Lui… profuma come quando Dio mi abbracciava forte.”
Grossi lacrimoni non frenati rigavano il volto di Diana, mentre la bambina raggiungeva le sue amiche per giocare con loro. Le parole della figlia avevano confermato ciò che lei da sempre sapeva in cuor suo.
Durante tutto il periodo in ospedale, mentre Dana lottava per sopravvivere, Dio era al suo fianco e abbracciandola continuamente le aveva lasciato il suo profumo impresso nella memoria.
Se qualche lacrima scenderà dalle nostre guance, lasciamola andare, è l’Amore di Dio che ancora riesce a smuovere il nostro cuore indurito.
“Sono capace perché Lui me ne dà la forza. L’amore di Dio è grande come un oceano, vedi dove inizia ma non ne scorgi la fine.”