C’era una volta il giorno di Natale è una riflessione, un racconto delle feste che ci riporta indietro nel tempo. Un tempo, il Natale significava stare seduti alla stessa tavola, mangiare insieme, parlare, senza tenere la tv accesa.
Sul tavolo, poi, non potevano proprio mancare le arance, la frutta secca, che tutti sgranocchiavano tra una risala e l’altra. C’era una volta il Natale, quello delle famiglie, delle risate, dell’attesa della nascita di Gesù Bambino, di felicità.
Le tavole erano sempre apparecchiate con il servizio buono e la tovaglia era immacolata, bianca. Vicino al tovagliolo, avevamo vicino a noi le posate. No, non avevamo il cellulare, non avevamo i Social Network: avevamo la famiglia.
Gli auguri si dicevano a voce. Abbracciavamo gli altri, li tenevamo con noi, stretti sul nostro cuore. Telefonavamo ai parenti lontani, abbracciavamo davvero le persone che festeggiavano il Natale insieme a noi. Stringevamo le loro mani.
C’era una volta il giorno di Natale
Non c’era alcun freddo messaggio su Whatsapp. Non c’era alcun messaggio sui Social Network. Non avevamo la tecnologia, eppure eravamo felici. Un tempo, la festività si viveva davvero. Alla Vigilia, al pomeriggio, aiutavamo i nonni a cucinare.
Vedevamo le nostre mamme, le zie coinvolgerci con farina e zucchero. Potevamo vedere le nonne intente a tirare la pasta a mano. Un Natale che si sentiva davvero, che apriva i nostri cuori di felicità. Ora abbiamo più amici, sì.
Ci teniamo in contatto ogni giorno. Eppure, quanti di voi sentono ancora la magia del Natale? Se ne è andata, propri come quei bei vecchi tempi. Il Natale si deve capire, è un modo per essere di nuovo felici, in famiglia, con le persone che amiamo.
Lasciamo stare quei cellulari sul tavolo quest’anno. Dimentichiamoli in borsa. Ignoriamoli. Perché è possibile ritrovare la magia del Natale, con un po’ di impegno ma soprattutto con un po’ di felicità.