Oggi vi riportiamo la storia del cammello che piange. Si tratta di un film-documentario diretto da Luigi Falorni e Byambasuren Davaa. E’ un documentario molto importane, che noi tutti dovremmo guardare.
Il tema centrale è la perdita dell’amore. Questo film è davvero straordinario, perché ci fa capire la bellezza dell’amore, della natura. E di fronte all’amore e alla natura, non possiamo che inchinarci per la loro perfezione.
Siamo solo delle formiche, se andiamo a compararci con la forza della natura e dell’universo stesso. Un film che, ne siamo certi, vi toccherà il cuore.
Ci sono delle storie che non dovremmo mai ignorare. Anzi, dovremmo vederle perché siano di insegnamento. Vi lasciamo di seguito la trama e il video della storia.
La storia del cammello che piange
Mongolia del Sud
E’ primavera nel Deserto Dei Gobi, una famiglia di pastori nomadi alleva cammelli. Tra aprile e maggio nascono i cuccioli, da sempre.
La vita quotidiana è fatta di rituali, mansioni da svolgere con costanza e umiltà, di tempeste di sabbia e di canti.
Una famiglia di pastori nomadi aiuta a far nascere un cammello del loro branco. Il parto risulta essere molto difficile e doloroso per la madre, che stremata, dopo due giorni metterà alla luce un cucciolo di cammello albino.
Ma dopo la nascita, la madre non accetta questo suo piccolo così diverso. Quindi gli rifiuta il latte e le cure materne. Dopo tanti sforzi, i pastori mandano i loro figli nel deserto, alla ricerca di un musicista.
Finalmente arriva un violinista, e dopo alcuni giorni, la dolce musica e le carezze da parte di una donna, riescono a commuovere e intenerire la madre del piccolo cammello fino alle lacrime, riuscendo così a recuperare l’istinto materno, cominciando a nutrire e ad accudire il proprio cucciolo.
Il video dal canale YouTube
Oggi vi riportiamo la storia del cammello che piange. Si tratta di un film-documentario diretto da Luigi Falorni e Byambasuren Davaa. E’ un documentario molto importane, che noi tutti dovremmo guardare.
Il tema centrale è la perdita dell’amore. Questo film è davvero straordinario, perché ci fa capire la bellezza dell’amore, della natura. E di fronte all’amore e alla natura, non possiamo che inchinarci per la loro perfezione.
Siamo solo delle formiche, se andiamo a compararci con la forza della natura e dell’universo stesso. Un film che, ne siamo certi, vi toccherà il cuore.
Ci sono delle storie che non dovremmo mai ignorare. Anzi, dovremmo vederle perché siano di insegnamento. Vi lasciamo di seguito la trama e il video della storia.
La storia del cammello che piange
Mongolia del Sud
E’ primavera nel Deserto Dei Gobi, una famiglia di pastori nomadi alleva cammelli. Tra aprile e maggio nascono i cuccioli, da sempre.
La vita quotidiana è fatta di rituali, mansioni da svolgere con costanza e umiltà, di tempeste di sabbia e di canti.
Una famiglia di pastori nomadi aiuta a far nascere un cammello del loro branco. Il parto risulta essere molto difficile e doloroso per la madre, che stremata, dopo due giorni metterà alla luce un cucciolo di cammello albino.
Ma dopo la nascita, la madre non accetta questo suo piccolo così diverso. Quindi gli rifiuta il latte e le cure materne. Dopo tanti sforzi, i pastori mandano i loro figli nel deserto, alla ricerca di un musicista.
Finalmente arriva un violinista, e dopo alcuni giorni, la dolce musica e le carezze da parte di una donna, riescono a commuovere e intenerire la madre del piccolo cammello fino alle lacrime, riuscendo così a recuperare l’istinto materno, cominciando a nutrire e ad accudire il proprio cucciolo.
Il video dal canale YouTube