La lettera che oggi vi diamo è stata ritrovata nello zaino di un soldato. Una lettera che tutti noi dovremmo leggere. La guerra è qualcosa che noi umani abbiamo inventato, e che Dio invece ha ripudiato.
Questa è una preghiera alternativa, una richiesta mormorata da un soldato, vittima della Battaglia di Montecassino durante il 1944. Perché in qualche modo noi uomini conosciamo diverse preghiere per farci ascoltare da Dio.
Non riusciamo ad aggiungere altro, poiché è ricca di parole e di significato. Dio è sempre qui, vicino a noi, e prima o poi tutti se ne accorgeranno. Lui non ci abbandonerà mai e ci guiderà sempre, in ogni momento.
Ascolta oh Dio. Mi avevano detto che tu non esistevi ed io come un idiota ci avevo creduto, ma l’altra sera nella buca di una bomba, ho veduto il tuo cielo.
Nello Zaino di un Soldato
All’improvviso mi sono reso conto che mi avevano detto una menzogna. Se mi fossi preso la briga di
guardare bene le cose che hai fatto tu, avrei capito subito che quei tali si rifiutavano di chiamare gatto un gatto.
Strano che sia stato necessario che io venissi in questo inferno per avere il tempo di vedere il tuo volto. Io ti amo terribilmente, ecco quello che voglio tu sappia.
Ci sarà tra poco una battaglia spaventosa. Chissà? Può darsi che io arrivi da te questa sera stessa. Non siamo stati buoni compagni fino ad ora, e io mi domando, mio Dio se tu mi aspetterai sulla porta.
Guarda: ecco come piango. Proprio io mettermi a frignare. Ah! Se ti avessi conosciuto prima. Andiamo, bisogna che io parta: che cosa buffa dopo che ti ho incontrato non ho più paura di morire.
Arrivederci.
(Preghiera trovata nello zaino di un soldato. Morì nel 1944: era la Battaglia di Montecassino.)