La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte, col cappello alla romana, viva viva la Befana… chi di voi non l’ha mai intonata? Una delle filastrocche più conosciute, che non amano solo i bambini, ma anche gli adulti.
La notte tra il 5 e il 6 gennaio, tutti aspettano la loro calza, che viene portata da lei. L’Epifania “tutte le feste si porta via” ed è davvero così. Ma perché si festeggia? Perché porta dei dolci e il classico carbone ai “bambini cattivi”?
La sua storia prende degli elementi della tradizione cristiana, ma anche pagana e popolare. In effetti, lei porta doni che ricordano gli stessi offerti a Gesù Bambino.
Secondo la leggenda, infatti, i Re Magi, prima di dirigersi da Gesù, chiesero a una vecchietta alcune informazioni su dove trovare Gesù. Lei però non andò con loro; si mise alla ricerca di un bambino che potesse essere Gesù.
Da allora, questa simpatica vecchietta vaga alla ricerca di Gesù; distribuisce tanti dolcetti. Ovviamente, c’è anche il caso secondo la quale potrebbe portare il carbone! Dipende se avete fatto i bravi oppure no durante l’anno!
Filastrocca della Befana
E’ arrivata la Befana coi balocchi pei bambini; rimboccata ha la sottana ed è scesa nei camini. Ha trovato scarponcini e calzini trasparenti, li ha riempiti con dolcini per far bimbi assai contenti.
Ogni cosa ha poi lasciato con sveltezza e cuor contento: nessun bimbo s’è svegliato proprio allora in quel momento.
Risalita nei camini è scappata in grande fretta. La sognavano i bambini, quella povera vecchietta! Ecco arriva la Befana pettinata alla moderna: ha una stella per lucerna e la luna per cavai.
Uno stuolo di marziani sopra un razzo caricati, sono tutti affaccendati i balocchi a preparar. Hanno note lunghe lunghe di bambini che son buoni: sol per loro hanno doni come premio di bontà.
Viene viene la Befana. Da una terra assai lontana, così lontana che non c’è… la Befana, sai chi è? La Befana viene viene, se stai zitto la senti bene: se stai zitto ti addormenti, la Befana più non senti.
La Befana, poveretta, si confonde per la fretta: invece del treno che avevo ordinato un po’ di carbone mi ha lasciato.